Olimpiadi Cortina 2026, Guarda (EV): “Esiste un piano B?”

626
Milano Cortina 2026: Zaia deve riferire in aula

“La Corte dei conti ha evidenziato i mastodontici ritardi nei cantieri e i rischi sulle coperture finanziarie: preoccupazioni in linea con quanto noi denunciamo da tempo”. Con queste parole, la consigliera regionale Cristina Guarda (EV) sulle Olimpiadi di Cortina commenta il giudizio di parificazione del rendiconto regionale da parte della Sezione di controllo della Corte dei conti.

“Alcune opere cruciali per la viabilità legata ai Giochi saranno ultimate solo a Olimpiadi concluse e attualmente godono di una copertura finanziaria parziale, mentre su altre infrastrutture, come la pista da bob, secondi i giudici, occorre vigilare affinché non apportino un ulteriore aggravio al bilancio regionale – osserva la consigliera –  Infatti, nel passivo dello stato patrimoniale della Regione del 2022, i maggiori incrementi riguardano il ‘fondo per concorso della Regione alla copertura eventuale deficit del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano – Cortina 2026’. Ma sull’eredità di questi Giochi pende, anche e soprattutto, l’effetto dei cambiamenti climatici. Secondo uno studio dell’Università di Waterloo, nel 2080, tra le località che hanno ospitato in precedenza le Olimpiadi invernali, solo Sapporo potrebbe accogliere una nuova edizione dei Giochi in modo affidabile”.

“Inoltre – aggiunge l’esponente di Europa Verde (qui altre news su Guarda, ndr) – secondo uno stress test effettuato sulle Dolomiti dall’ Organizzazione Metrologica Mondiale (OMM) dell’ONU, entro poco più di un decennio, a causa dell’innalzamento delle temperature dovuto al cambiamento climatico in corso, la neve bagnata o l’assenza di neve, combinata alla carenza di energia per la manutenzione delle piste, potranno impedire lo svolgimento degli sport invernali. Di conseguenza, ci troviamo di fronte alla possibilità che quanto intendiamo realizzare per queste Olimpiadi invernali comporti un salasso per le casse pubbliche senza possibilità di rientrare dei costi sostenuti, poiché buona parte delle strutture rimarrebbero inutilizzabili”.

“Mentre la Corte dei conti ha evidenziato la necessità di assicurare che la road map di questi Giochi non comporti ulteriori aggravi per la spesa pubblica, noi Verdi evidenziamo la totale incertezza sull’eredità di questi Giochi – conclude Cristina Guarda – Gli effetti dei ritardi nella realizzazione di queste Olimpiadi saranno presto evidenti, mentre il futuro e il lascito di queste opere sono ancora tutti da scrivere”.