Olimpiadi e Covid, Lopalco contro le ‘coppette succhia-niente’: “Erano meglio i vaccini”

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(Adnkronos) – “Al posto di applicare coppette succhia-niente, i medici sportivi farebbero meglio una volta per tutte ad inserire le vaccinazioni fra le pratiche utili in vista di eventi sportivi importanti”. Così l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, torna sulla cupping therapy o coppettazione, finita nuovamente sotto i riflettori delle Olimpiadi per i nuotatori che ai Giochi di Parigi ne hanno sfoggiato i segni sulla schiena. “Arti magiche”, scrive l’esperto in un post su Facebook.  “I segni sulla schiena del nuotatore finlandese”, commenta in riferimento alla foto di uno dei tanti campioni immortalati in vasca con dei ‘pois’ sul dorso, “sono il segno evidente che il pensiero magico non risparmia neanche i medici sportivi delle squadre nazionali. Quei segni sono il risultato della ‘coppettazione’, una pratica mediata dalla medicina orientale. Si crea il vuoto sulla pelle dell’incauto atleta e quei brutti segni non sono altro che ematomi. Inutile dire che non esiste uno straccio di prova sperimentale che questa pratica serva a nulla. Ma tant’è. La magia fa presa”. “Leggo invece – aggiunge Lopalco – di almeno 40 atleti positivi al Covid-19” o ad altre malattie respiratorie, come ha precisato ieri l’Organizzazione mondiale della sanità. “Probabile, come spero, che si tratti di positività legate a forme asintomatiche o molto lievi. Ma anche un raffreddore può diventare davvero fastidioso per un atleta che si gioca il titolo su una manciata di decimi di secondo”, ammonisce il medico suggerendo appunto, “al posto delle arti magiche, magari un vaccino”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)