
Brutte giornate per il Vicenza Calcio: a poche ore dalla delusione per la mancata promozione diretta in serie B a vantaggio dei cugini del Padova, la mattina di sabato la città si è svegliata scoprendo uno sfregio al murales dedicato a Paolo Rossi che si trova nei pressi dello stadio Menti. Sotto al dipinto è stata posta una piramide di palloncini marroni dal formato fin troppo allusivo con disegnata la R simbolo del Vicenza. Ancora non si conoscono gli autori dell’odioso episodio. Si tratta di uno sfregio dei rivali Padovani ad inasprire la rivalità di sempre e a rigirare il coltello nella piaga della mancata promozione? In realtà molti tifosi del Padova via social hanno preso le distanze dal gesto oltraggioso, anche perché Paolo Rossi, giocatore al quale la città di Vicenza rimarrà sempre legata, simbolo del periodo più bello di oltre 120 anni di storia biancorossa, è stato un campione amato in tutta Italia e il suo cordoglio per la sua scomparsa ha unito tutte le tifoserie.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex sindaco di Vicenza Francesco Rucco, esponente di Fratelli d’Italia, che ha condannato con fermezza l’accaduto: “Un gesto inqualificabile, che ferisce la memoria di un uomo che ha dato lustro a Vicenza, all’Italia e al mondo intero. Paolo Rossi non è stato soltanto un campione sul campo, ma un esempio di lealtà, passione e umiltà, qualità che rappresentano l’anima più autentica della nostra città. Colpire la sua immagine è un’offesa profonda non solo al ricordo di un grande uomo, ma a tutta la comunità vicentina che da sempre lo porta nel cuore.”
Rucco ha sottolineato l’importanza di mantenere il rispetto nel mondo dello sport, dove c’è spazio sia per il tifo acceso sia per lo sfottò, però ci sono limiti ben precisi oltre i quali non si parla più di passione ma di maleducazione e violenza: “Non si deve mai oltrepassare il confine del rispetto e della dignità altrui. Quando si arriva a offendere la memoria di chi ha reso onore alla nostra città, si compie un atto che nessuna rivalità può giustificare.”
Rucco ha concluso con un messaggio di unità: “La nostra città custodisce con orgoglio e affetto la memoria di Pablito, una memoria viva che nessun gesto vile potrà infangare. Esprimo lo sdegno più profondo e auspico che i responsabili vengano individuati e sanzionati con la massima severità. Difendere la memoria di chi ha reso grande Vicenza è un dovere che sentiamo tutti.”