L’ondata di omicidi di giornalisti in Messico: quattro in un mese, l’ultimo è Roberto Toledo

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Messico, 4 giornalisti uccisi in un mese
Messico, 4 giornalisti uccisi in un mese

Armando Linares, direttore del sito di informazione messicano Monitor Michoacán, ha annunciato che uno dei propri dipendenti, Roberto Toledo, è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco nella città di Zitacuaro in Messico (fonte The Vision). È il quarto omicidio di un giornalista in un mese.

Linares ha spiegato di aver ricevuto minacce per le inchieste da lui portate avanti sulla corruzione del governo e che sarebbe proprio questo il motivo della morte di Toledo, che lavorava come operatore di camera e montatore video. L’ufficio del procuratore di Michoacán sta ora indagando sul caso. Jesús Ramírez, portavoce del Presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador, ha dichiarato tramite Twitter che il suo governo condanna l’uccisione dell’uomo.

“Lavoreremo insieme alle autorità statali e municipali per chiarire il caso. Non permetteremo l’impunità. Difendiamo la libertà di espressione e il diritto all’informazione”, ha scritto Ramírez. The National Academy of Radio and Television Journalists ha spiegato che Toledo e altri membri del Monitor Michoacán avevano già denunciato aggressioni e minacce di morte collegate al loro lavoro e che l’uomo era inserito in un programma di protezione del governo federale per i report e gli attivisti per i diritti umani noto come “il meccanismo”.

L’ondata di omicidi di giornalisti in tutto il Messico ha scatenato varie proteste. Secondo il governo oltre 50 reporter e personale di testate giornalistiche sono stati uccisi nel Paese da dicembre 2018.