Omicidio Testolin e suicidio Grisotto, sindaco Marano Vicentino Guzzonato scrive ai cittadini: “prendiamoci cura gli uni degli altri”

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marco-guzzonato sindaco Marano Vicentino
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Il sindaco di Marano Vicentino Marco Guzzonato ha deciso di scrivere una lettera aperta, che pubblichiamo di seguito, ai suoi concittadini, ancora scossi dalla morte del giovane 19enne investito in bici e dall’omicidio di Valter Testolin a cui è seguito il suicidio in carcere del suo carnefice Grisotto.

“Negli ultimi giorni la nostra comunità ha dovuto affrontare lo sgomento e il dolore di eventi tragici ed inaspettati che ci scuotono nel profondo. Una giovane vita spezzata in un terribile incidente stradale mentre si recava al lavoro, lasciando familiari ed amici nel lutto e nel pianto, un violento omicidio che ha gettato nella disperazione e nello sconforto una famiglia, seguito da un ulteriore atto suicida che ha aggiunto dolore ad altro dolore per un’altra famiglia”.

“Sono ancora in corso, da parte delle istituzioni competenti, gli accertamenti ed indagini che speriamo possano fare piena chiarezza sulle dinamiche di questi fatti.
In questo momento ritengo importante sottolineare che debba prevalere in noi il rispetto per le vite stroncate, per le vite da oggi in poi irrimediabilmente segnate, per le loro famiglie, per le loro amiche ed amici.
Il Comune ed i suoi Servizi Sociali sono al lavoro per dare loro conforto ed assistenza. Come sempre, ma ancor più in questa fase, ricordiamoci che le nostre parole sono potenzialmente in grado di generare altra sofferenza, usiamole con estrema cura e responsabilità.
Quello che una comunità forte come la nostra può fare, adesso, è reagire come abbiamo fatto di fronte a prove altrettanto dure del recente passato: ritrovare subito il senso di orientamento rispetto al valore della vita, riaffermare, partendo dalla nostra rete di affetti più prossima per arrivare alla collettività, che le nostre relazioni sono piene e realizzate solo se partono dal profondo rispetto per la dignità e la vita dell’altra persona, sia essa a noi congiunta o sconosciuta.
Prendiamoci cura gli uni degli altri, sempre, in ogni ambito di socialità, anche per affrontare divergenze e problemi.
Mettiamo al centro l’inestimabile valore della vita di ciascuna persona ed il rispetto fondamentale che esso pretende da noi.
Ci sentiamo profondamente sconvolti da quello che è successo, ma sapremo stare al fianco di chi affronta perdite insopportabili, di chi non si da pace, sapremo stare al fianco di una piccola e nobile comunità nella comunità, le famiglie di via Molinetta.

“Ringrazio ciascuna e ciascuno di voi perché so che non stiamo soffrendo da soli, stiamo soffrendo insieme, e che insieme riusciremo a risollevarci”.