Dal 15 agosto al 14 settembre si potrà votare il dipinto settecentesco “Ritratto di Innocenzo V” per poter finanziarne il restauro. Infatti l’opera, che proviene dalla chiesa di Santa Corona, attualmente non è esposta perché in uno stato di conservazione fortemente compromesso.
La cooperativa “Opera tua“, quindi, promuove un percorso in sei tappe per proporre il restauro di capolavori da salvare invitando i soci a sostenere l’iniziativa acquistando i prodotti della linea d’eccellenza Fior fiore Coop, nell’ambito di “Per tutti per te Coop”.
Il capolavoro vicentino nella tappa dedicata al Veneto gareggerà con un’opera di Treviso: la serie di cartelloni pubblicitari in latta che si trova al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso.
“Ci fa piacere partecipare alla sfida lanciata da Coop Alleanza 3.0 e da Fondaco, che rende possibile ottenere importanti finanziamenti per restaurare opere del nostro patrimonio – dichiara l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Il dipinto che abbiamo deciso di candidare proviene dalla Chiesa di Santa Corona, ma versa in uno stato di conservazione critico e, in un certo senso, rappresenta anche una sfida per i restauratori. Vincere questa prova ci consentirebbe di restaurare un importante tassello di storia cittadina, che potrebbe tornare così ad essere esposta nel suo luogo di origine, a beneficio dei visitatori e dei cittadini”.
Il “Ritratto di Innocenzo V” della chiesa di Santa Corona è un dipinto olio su tela realizzato da un autore ignoto; risalente al XVIII secolo, misura 224,70 x 154,3 centimetri. L’intervento di restauro prevede oltre alle indagini preliminari anche la pulitura, l’eventuale reintegro della tela, l’eliminazione di eventuali crettature, oltre al ritocco pittorico, e all’applicazione del protettivo. L’opera, infatti, versa in uno stato di avanzato degrado soprattutto nel distacco della parte pittorica per cui si è deciso di applicare una velinatura per bloccarla.
L’opera di Treviso consiste in una serie di cartelloni pubblicitari in latta costituita da circa 90 latte pubblicitarie. È possibile datare le opere dalla fine del XX secolo alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Molte sono firmate da artisti del calibro di Adolf Hohenstein (1854-1928), Leopoldo Metlicovitz (1968-1944), Giovanni Maria Mataloni (1869-1944) Leonetto Cappiello (1875-1942) e Marcello Dudovich (1878- 1962). Si tratta dei più importanti illustratori dell’epoca, autori di manifesti che spesso dialogano con le latte e le vetrofanie avendone lo stesso soggetto ma diversa forma artistica e comunicativa. Le latte documentano in un arco cronologico ampio l’evoluzione del linguaggio artistico, le tecniche di comunicazione pubblicitaria e il cambiamento della società attraverso nuovi usi e prodotti. L’intervento prevede una prima fase conoscitiva da parte di un esperto con competenze archivistiche e storico artistiche al fine di catalogare interamente le serie. In seguito, intervento di conservazione della latta. La parte di studio storico artistico e scientifico andrebbe a supportare un restauro improntato al minimo intervento e a un migliore condizionamento. Le latte possono essere piane o tridimensionali.
Per votare l’opera da restaurare basta collegarsi al sito di Coop Alleanza 3.0 www.coopalleanza3-0.it navigare nella sezione dedicata al progetto accessibile anche dalla short url all.coop/operatua. L’andamento dei voti sarà visibile sul sito e l’opera vincitrice verrà resa nota alla fine di ogni tappa. Online sarà possibile seguire il restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento.
Le opere da restaurare sono state scelte con Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali (www.fondacoitalia.it), in collaborazione con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale (www.patrimoniomondiale.it) e le istituzioni territoriali.
Anche quest’anno, “Opera tua” può contare anche sul patrocinio del Touring Club Italiano, associazione non profit (www.touringclub.it), che si occupa da oltre cent’anni di turismo, cultura e ambiente.
Il progetto “Opera tua” si articola complessivamente in sei tappe che fino a ottobre toccheranno alcune delle regioni in cui è presente la Cooperativa: ogni mese, due gioielli artistici della stessa zona vengono proposti a soci e clienti che, con il loro voto, determinano a quale opera destinare i fondi per il recupero.