Operai senza stipendio nel Villaggio americano a Vicenza: Rifondazione Comunista e PD chiedono interventi urgenti e tutele per i lavoratori

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Sulla gru uno degli operai degli appalti del Villaggio Americano senza stipendio (Foto Michele Maran)
Sulla gru uno degli operai degli appalti del Villaggio Americano senza stipendio (Foto Michele Maran)

La protesta degli operai edili nel cantiere del Villaggio americano di Vicenza Est ha acceso un nuovo fronte di scontro sul tema del lavoro e della sicurezza nei cantieri. Cinque operai della cooperativa Work Scarl, in subappalto per Plen e a sua volta in subappalto per ICM, sono saliti su una gru per denunciare il mancato pagamento degli stipendi da mesi (leggi “Senza stipendio, sulla gru gli operai degli appalti del Villaggio Americano: succede vent’anni dopo la lotta per i lavoratori del teatro di Vicenza“).

La denuncia del Partito della Rifondazione Comunista: “Lavoro dignitoso e diritti per tutti”

Anche Rifondazione Comunista di Vicenza ha preso posizione, esprimendo, sia pure con termini un po’ fuori dalle righe (che “ammorbidiamo” per evitare denunce ma che manteniamo totalmente integre per i contenuti riportati integralmente qui), piena solidarietà ai lavoratori in protesta e denunciando il sistema di appalti e subappalti che spesso porta a situazioni di precarietà estrema. Il partito sottolinea come questa vicenda sia sintomatica di un sistema che lascia i lavoratori senza garanzie, mentre le grandi aziende continuano a operare indisturbate.

“Questa protesta dimostra che il problema non è solo il ritardo nei pagamenti, ma un intero modello economico che spinge al ribasso salari e diritti”, afferma il Partito della Rifondazione Comunista di Vicenza. “Non possiamo accettare che chi lavora in un cantiere di rilevanza internazionale sia costretto a manifestare in condizioni di rischio per ottenere ciò che gli spetta di diritto. Sosteniamo gli operai nella loro battaglia per una maggiore tutela e sicurezza nel lavoro”.

Rifondazione Comunista plaude inoltre all’azione della CGIL, che ha posto l’attenzione sulla precarietà del lavoro edile e rilanciato la necessità di una riforma del sistema degli appalti.

Il PD: “Urgente intervenire sugli appalti e introdurre il salario minimo”

Anche il Partito Democratico di Vicenza ha espresso forte preoccupazione per la situazione, sottolineando che il problema del mancato pagamento degli stipendi è solo la punta dell’iceberg di un sistema di appalti che sfugge ai controlli.

“Non è accettabile che nel 2025 i lavoratori debbano trovarsi in questa condizione di ricatto salariale”, dichiara Davide Giacomin, segretario provinciale del PD Vicenza. “Se un operaio non riceve lo stipendio, significa che qualcosa nel sistema di appalti non funziona. Bisogna intervenire con regole chiare e controlli stringenti”.

Il PD rilancia la battaglia per l’introduzione del salario minimo legale, considerandolo una misura necessaria per garantire condizioni dignitose a tutti i lavoratori, in particolare nei settori più esposti al precariato. Il partito sottolinea anche l’urgenza di una riforma sulla rappresentanza sindacale per contrastare il fenomeno dei cosiddetti contratti pirata, che penalizzano i lavoratori e favoriscono le imprese meno virtuose.

“Questa vicenda dimostra che senza una normativa chiara sulla rappresentanza sindacale e senza un salario minimo garantito, continueremo a vedere situazioni di sfruttamento e precarietà”, conclude Giacomin. “Il PD continuerà a battersi affinché nessun lavoratore debba più salire su una gru per ottenere ciò che gli spetta”.

Sindacati e istituzioni: la richiesta di una soluzione immediata

Nel frattempo, gli ispettori dello Spisal e i Carabinieri sono intervenuti per verificare la situazione all’interno del cantiere, mentre la CGIL ha promesso di monitorare l’evoluzione della vicenda per garantire che gli operai ricevano le spettanze dovute.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, si dice disponibile a dialogare con le parti coinvolte per trovare una soluzione immediata, evitando il ripetersi di episodi simili in futuro.