Formazione Operatore Socio Sanitario Veneto: seduta dedicata alle consultazioni in Quinta commissione consiliare

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Operatore Socio Sanitario Veneto.

Nuovo percorso di formazione dell’Operatore Socio-Sanitario in Veneto: si è svolta oggi una seduta dedicata alle consultazioni su questo tema in Quinta commissione consiliare, della Sanità.

“L’ordine del giorno comprendeva l’esame del Parere alla Giunta regionale n. 163, relativo all’approvazione del nuovo percorso di formazione in assistenza sanitaria dell’Operatore Socio-Sanitario, a proposito del quale sono stati invitati a fornire il proprio contributo, in qualità di portatori d’interesse, le rappresentanze regionali, o di più province, dell’Ordine delle professioni infermieristiche – Opi, dell’Unione regionale istituti per anziani – Uripa, dell’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale – Uneba, l’Associazione di residenze per anziani convenzionate – Aisap, nonché le rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up, Ugl, Migep e Fials.

Il provvedimento era stato già illustrato con l’Assessore regionale alla Sanità nel corso delle precedenti sedute della Commissione e affronta il percorso di formazione – che verrebbe organizzato da Azienda Zero, Fondazione Scuola di Sanità Pubblica – SSP e aziende sanitarie – per operatori sociosanitari, con competenze di ambito infermieristico (in tutto 510 OSS Specializzati, variamente suddivisi tra le diverse ULSS, per un costo stimato pro capite di 700 euro che sarà assunto parte dalle aziende sanitarie, e parte dal datore di lavoro o dal singolo partecipante), da inserire nelle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani con compiti esecutivi a supporto delle figure infermieristiche. Il provvedimento analizzato, inoltre, contiene una specifica attività informativa destinata agli infermieri referenti per l’inserimento di OSS.

In estrema sintesi, nel corso delle audizioni, i rappresentanti istituzionali, professionali e dei lavoratori hanno rilevato, con diverse accezioni, da un lato, la possibilità di dare, attraverso il provvedimento in esame, attuazione a un percorso di valorizzazione professionale e una prima risposta alla storica carenza di operatori, dall’altro la necessità di avviare una riforma complessiva – a livello nazionale – delle figure professionali di settore nella prospettiva delle sfide future, nonché i motivi di criticità sollevati, in particolare, dalle rappresentanze sindacali.

L’esame del Parere, alla luce degli esiti delle audizioni e dei contributi forniti, proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione”.