Nella serata di ieri, Vicenza è stata teatro di un’importante operazione interforze mirata a contrastare la criminalità diffusa nelle aree cittadine segnalate per problematiche di sicurezza. L’intervento ha interessato in particolare Campo Marzo e i quartieri orientali della città, tra cui San Pio X e Stanga, noti per essere spesso oggetto di segnalazioni ed esposti da parte dei residenti e delle autorità locali.
L’operazione ha visto la partecipazione congiunta di diverse forze dell’ordine: le Volanti e l’Ufficio Immigrazione della Questura, la Polizia Ferroviaria, il Reparto Prevenzione Crimine di Padova, i Carabinieri, l’unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza e la Polizia Locale. Complessivamente, sono state controllate circa 110 persone, tra cui 51 stranieri e 29 individui con precedenti penali o di polizia. Sono stati inoltre ispezionati 13 autoveicoli e 3 esercizi pubblici, tra cui bar e sale scommesse.
Un’attenzione particolare è stata rivolta agli esercizi pubblici e alle zone cittadine segnalate dal Comune e dai residenti della zona. Questi luoghi sono stati oggetto di un’accurata ispezione per verificare il rispetto delle normative vigenti e prevenire attività illecite. Gli esiti di questi controlli sono attualmente al vaglio della Questura, che sta analizzando le informazioni raccolte per eventuali ulteriori interventi.
Durante l’operazione interforze, in Viale Dalmazia è stato rintracciato un uomo di origine tunisina. L’uomo è stato accompagnato in Questura per la notifica di vari atti giudiziari relativi a procedimenti penali in corso a suo carico. Questo intervento ha permesso di eseguire importanti atti amministrativi, garantendo che l’uomo fosse a conoscenza delle accuse pendenti nei suoi confronti e facilitando il proseguimento delle indagini.
In un altro intervento, in Via Ca’ Balbi, un uomo è stato fermato alla guida di una Peugeot 208 acquistata in leasing. Le forze dell’ordine hanno scoperto che l’utilizzatore del veicolo aveva cessato il pagamento delle relative rate da diversi mesi. A seguito della segnalazione risultata dagli archivi di polizia, è stato convocato sul posto il venditore del veicolo, il quale ha confermato di non ricevere da mesi le rate pattuite. L’autovettura è stata quindi restituita al venditore direttamente sul posto, il quale ha dichiarato che si riservava di ritirare la denuncia precedentemente presentata contro l’acquirente.