Nel fine settimana scorso, i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, con l’ausilio di un’unità cinofila del Corpo, hanno eseguito due misure cautelari personali per spaccio di cocaina, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza.
In particolare, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere Tummolo Altomare Stefano, già detenuto presso la locale Casa Circondariale in conseguenza dell’arresto da parte delle Fiamme Gialle avvenuto in flagranza di reato il 13 settembre dell’anno scorso e con precedenti penali, in quanto già affiliato ad una banda armata responsabile a Roma, negli anni ’70 e ’80, di omicidi, rapine, estorsioni e sequestri di persona. La misura dell’obbligo di firma quotidiano è stata, invece, disposta per M.M., di 42 anni, disoccupato, residente a Dueville (VI) che si riforniva da Tummolo. La droga fornita da quest’ultimo serviva a M.M. per gestire in proprio un’attività di spaccio.
È risultato coinvolto anche un altro cliente di Tummolo Altomare Stefano, M.D., di 40 anni e residente a Montegalda (VI), commerciante, anch’egli indagato per spaccio e perquisito dai finanzieri vicentini.
L’intervento antidroga eseguito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ha concretizzato l’esito di investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza e focalizzate in primo luogo sulla figura di Tummolo Altomare Stefano.
“Nino”, così era noto nel giro il Tummolo Altomare Stefano, già arrestato lo scorso settembre poiché trovato in possesso di oltre kg. 1,500 di cocaina, 5 bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi di droga, nonché 98.315,00 euro in contanti, è risultato essere un punto di riferimento per lo spaccio di cocaina nella zona di Vicenza a beneficio di una selezionata clientela composta in maggior parte da soggetti adulti ben inseriti nel tessuto socio-economico locale. In questo contesto, infatti, si collocano le persone perquisite, che si approvvigionavano della sostanza stupefacente anche per poi rivenderla a terzi consumatori.
Il dispositivo di contrasto ai traffici illeciti ha portato, dunque, a ricostruire i vari passaggi illeciti della droga, consentendo di accertare, nel complesso, 127 episodi di spaccio di cocaina e 73 episodi di acquisto della stessa sostanza vietata, per un totale di gr. 258,5 di sostanza stupefacente dal valore stimato di 13.000 euro, nonchè di mettere a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Vicenza un articolato e strutturato quadro probatorio, posto a base delle misure cautelari personali alle quali è stata data esecuzione lo scorso week-end. Infatti, il Tummolo Altomare Stefano è stato recentemente condannato con rito abbreviato alla pena della reclusione di 10 anni e 6 mesi per spaccio di sostanze stupefacenti.