
Un orafo vicentino è al centro di una vasta indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Padova, che ha portato all’esecuzione di numerosi sequestri e perquisizioni in tutto il Veneto, oltre che nelle province di Trento e Rimini.
L’uomo, insieme a un conoscente della provincia di Padova, è accusato di riciclaggio per aver acquistato da presunti autori di furti e rapine gioielli e preziosi per un valore complessivo di circa 1.350.000 euro.
L’operazione, coordinata dalla procura patavina, ha visto l’impiego di oltre 350 militari e l’esecuzione di 74 perquisizioni in diverse province. Tra le unità operative coinvolte ci sono il 4° Battaglione Veneto di Mestre, le unità cinofile di Torreglia e il 14° nucleo Elicotteri di Belluno.
Un’indagine estesa tra Veneto, Trentino e Romagna
C’è la provincia di Vicenza al centro dell’inchiesta, scattata nelle prime ore di giovedì 13 marzo, che ha portato all’operazione su larga scala dei carabinieri euganei. Il blitz, eseguito con la collaborazione dei comandi territoriali competenti, ha permesso di dare esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Padova nei confronti di due persone sottoposte alle indagini per riciclaggio.
Inoltre, la procura patavina ha emesso decreti di perquisizione per altre 70 persone, alle quali vengono contestati reati contro il patrimonio. L’inchiesta ha coinvolto non solo il Veneto, ma anche le province di Trento e Rimini.
L’orafo vicentino e i legami con la criminalità
L’indagine, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Padova, è partita nell’aprile 2024 con il monitoraggio di diversi soggetti ritenuti responsabili di furti e rapine in abitazioni e in strada, anche ai danni di anziani e gioiellerie.
L’attenzione degli investigatori si è poi concentrata su un uomo della provincia di Vicenza, attivo nel commercio al dettaglio di gioielli in oro e oggetti preziosi. Secondo gli inquirenti, l’orafo avrebbe avuto contatti con vari componenti dei gruppi criminali coinvolti nell’indagine, che con cadenza giornaliera gli avrebbero consegnato ingenti quantità di monili, ritenuti provento di furti e rapine.
Durante l’attività investigativa, le forze dell’ordine hanno arrestato in flagranza di reato otto persone per furti in abitazione ai danni di anziani nelle province di Venezia e Rovigo, oltre a un altro individuo accusato di una rapina in gioielleria avvenuta nel Vicentino.
Un traffico di gioielli rubati e trasformati in lingotti
Secondo gli inquirenti, i gioielli rubati vennero fusi per ottenere lingotti d’oro e d’argento, facilitandone la rivendita e rendendo più difficile il tracciamento della refurtiva. L’operazione mira ora a ricostruire l’intera rete di ricettazione e individuare eventuali altri complici coinvolti nel traffico illecito di preziosi.
L’orafo vicentino e il suo conoscente padovano risultano indagati per riciclaggio in concorso con altre due persone. L’inchiesta prosegue per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e collegamenti con altre attività illecite.