Orban lancia referendum in Ungheria su legge anti-LGBTQ+ e… a Bassano salta Pride per scarse risorse e forti pressioni: assemblea il 24 luglio

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Victor Orban e Ursula Von der Leyen (Fonte foto: Der Spiegel, da Google)
Victor Orban e Ursula Von der Leyen (Fonte foto: Der Spiegel, da Google)

Con un video pubblicato su Facebook a pochi giorni dal Pride di Budapest, il primo ministro ungherese Viktor Orbán (fonte The Vision) ha annunciato che nel Paese si terrà un referendum sulla legge anti-LGBTQ+ approvata lo scorso 15 giugno. Il decreto, inserito in una misura più ampia di contrasto alla pedofilia, oltre ad alimentare il pregiudizio per cui le persone omosessuali, bisessuali e transgender siano “predatrici sessuali”, pone il divieto di affrontare temi LGBTQ+ nelle scuole e di diffondere ai minori di 18 anni contenuti culturali, come libri, film e serie tv, che ritraggono positivamente l’omosessualità o le identità non binarie. Le cinque domande che comporanno il referendum, scritte con un linguaggio capace di condizionare la risposta, chiederanno ai cittadini ungheresi se, per esempio, sono d’accordo col “mostrare ai bambini, senza alcuna restrizione, contenuti multimediali di natura sessuale capaci di influenzarne lo sviluppo”. Sulla legge, che la presidente Ursula von der Leyen ha definito “vergognosa”, la Commissione europea ha recentemente avviato una procedura di infrazione, che lascia a Budapest due mesi per dare una risposta.

Bassano Pride (foto di archivio)
Bassano Pride (foto di archivio)

Intanto, si legge in una nota arrivata da F.G., salta il Pride del 24 luglio 2021 nella città di Bassano era un evento estremamente atteso e voluto da moltissime soggettività e da diverse realtà, appartenenti alla comunità, al mondo dell’associazionismo e a quello della politica. Dopo nove anni di silenzio sembrava un progetto che finalmente si poteva concretizzare, tanto da creare aspettativa e supporto non solo in territorio bassanese ma anche al di fuori. Sfortunatamente, la realizzazione di questo Pride non è riuscita a concretizzarsi per tutta una serie di imprevisti e circostanze esterne, che hanno reso estremamente difficoltoso sotto tutti i punti di vista lo sviluppo di ogni singola parte del Pride, soprattutto nell’ambito logistico. La realizzazione del Pride è stata sfavorita anche dalle forze ridotte che compongono il collettivo e che, nonostante il loro impegno, non sono riuscite a gestire in modo tempestivo la sempre maggior presenza di imprevisti e le sempre più forti pressioni esterne ricevute.

Teniamo a ribadire che non ci siamo assolutamente arresi nel voler portare il Pride nella realtà bassanese, gli imprevisti di quest’anno hanno solo aumentato la nostra volontà nell’organizzarlo e nell’attuarlo. A dimostrazione di ciò terremo un’assemblea pubblica in data SABATO 24 LUGLIO ORE 17.30 IN PARCO RAGAZZI DEL ’99, alla quale desideriamo invitare tutte le soggettività LGBTQIA+ e anche le persone e le realtà solidali con la comunità, dove discuteremo e ci confronteremo sulla realizzazione di questo percorso che culminerà l’anno prossimo con il Pride. È un progetto che racchiude un’intenzione ben più grande e ambiziosa, che possa favorire anche la creazione di una rete che connetta le varie realtà che desiderano collaborare per costruire una società più equa, più consapevole ed accogliente. Siamo in una fase di forti cambiamenti sia storici che sociali, noi ci siamo, per dare voce e spazio a chi non li ha: United we stand, divided we fall.