In data odierna – è scritto in un comunicato di Ciro Asproso, Mariangela Santini, Leonardo Nicolai di Coalizione Civica Vicenza – il Sindaco ha emanato un’Ordinanza contingibile e urgente che vieta il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione al di fuori dei locali pubblici o dei loro plateatici.
Una misura adottata per garantire la salute pubblica e per arginare quell’eccesso di mondanità che ha caratterizzato in negativo la riapertura di bar e bottiglierie; ma che rischia di essere un’ulteriore batosta per tanti operatori del settore, i quali saranno costretti a chiudere bottega in mancanza di spazi adeguati.
Nell’ultimo Consiglio comunale sono state approvate delle deroghe per bar, ristoranti e pizzerie che consentono di estendere gli attuali plateatici, senza costi aggiuntivi, e arrivando ad occupare una superficie complessiva superiore a 100 mq.
Pur tuttavia vi sono molti locali, specie nei quartieri periferici e fuori dal centro storico, che non dispongono dello spazio sufficiente per accogliere la clientela e che saranno sommamente penalizzati da questo ulteriore giro di vite.
Noi pensiamo che non basti vietare, bisogna anche essere in grado di adottare soluzioni alternative, così com’è avvenuto in altre città italiane. Per questo avevamo chiesto un impegno proattivo da parte dell’assessore e ancora una volta, torniamo a suggerire il restringimento delle carreggiate e le ZTL a tempo, per chiudere porzioni di strada o per liberare alcune piazze dalla sosta delle automobili.
Anche le aree verdi potrebbero accogliere sedie e tavolini e così pure i marciapiedi che si trovano ai lati opposti della strada, sia pure in difformità dall’attuale Regolamento.
Insomma, per quanto giustificato, il contenimento sociale può diventare esiziale per chi lavora nella ristorazione e l’unica alternativa è spostare il commercio all’esterno dei locali, recuperando tanto spazio pubblico che ora è totalmente asservimento alla dittatura dell’automobile.
Diversamente, non ci sarà altro che la chiusura.
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