Non sarà un’invasione, come nel celebre romanzo di Dino Buzzati “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”, ma al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza è già arrivato un orso, anzi uno scheletro di orso delle caverne. Ursus spelaeus è una specie estinta oltre 24.000 anni fa e che in posizione eretta poteva raggiungere i 3,5 metri di altezza massima. Lo scheletro, ricostruito con resti ossei recuperati nel corso degli scavi archeologici nella cavità della Grotta del Broion a Longare e conservato al Museo del dipartimento di studi umanistici “Piero Leonardi” SMA (Sistema Museale di Ateneo) dell’Università di Ferrara, arriva in prestito al museo di Vicenza per arricchire la nuova mostra “Orsi & uomini – Una preistoria dei Colli Berici”.
L’esposizione, che verrà inaugurata venerdì 28 settembre alle 11 alla presenza della consigliera comunale Caterina Soprana, presidente della commissione Sviluppo economico e attività culturali, del conservatore del museo Antonio Dal Lago, dell’archeozoologo Matteo Romandini (ricercatore dell’Università di Bologna), e di Silvano Paiola, autore delle foto esposte, vede la curatela scientifica e l’allestimento in collaborazione con gli archeologi dell’Università degli Studi di Ferrara e di Bologna, da anni impegnati in progetti internazionali per le campagne di scavo in grotte e covoli dei Berici.
A seguire (dalle 12 alle 13 e dalle 15 alle 17) prenderà il via la Maratona di lettura che avrà come protagonista il rapporto tra uomo e orso, a cura di Tessitori di voce e di chi, tra il pubblico, vorrà partecipare.
Il complesso rapporto di convivenza e di competizione tra gli orsi e gli uomini per lo sfruttamento del territorio e delle sue risorse sarà qui declinato attraverso l’analisi della documentazione di resti ossei di plantigradi e di strumenti in selce usati per la caccia o per la macellazione delle prede, provenienti da ben sette siti archeologici distribuiti nei nostri colli.
Il titolo, “Orsi & uomini” riflette non solo una pluralità numerica, ma anche una pluralità di specie presenti nel nostro territorio in un periodo compreso tra i 200.000 e i 23.000 anni fa.
Che nelle grotte dei Berici avessero lasciato testimonianza della loro presenza, prima Homo neanderthalensis e poi Homo sapiens era noto, ma che si fossero succedute più specie di orso questo è un dato recente.
Agli aspetti preistorici è affiancato un ricco reportage fotografico “Orsi e foreste” di Silvano Paiola che documenta la presenza in natura dell’orso appartenente alla specie Ursus arctos, segnalata in Europa e recentemente anche nelle nostre montagne. Le riprese sono state eseguite in Finlandia e in Slovenia.
L’iniziativa proposta mostra come il museo sia luogo dell’incontro tra università e città, tra la ricerca condotta dagli studiosi e la comunità più ampia operando una mediazione comunicativa capace di favorire la partecipazione attiva degli utenti e effettive esperienze di conoscenza e di pubblico godimento.
In continuità con la linea espositiva che prevede di allestire ogni anno una mostra temporanea su un tema di attualità – linea inaugurata lo scorso anno con “Legumi e Legami – tra natura, archeologia e storia”- il museo offre, anche quest’anno, inediti spunti educativi per un pubblico più ampio, non solo scolastico, in un’ottica di life learning, per favorire la circolazione di conoscenze del territorio e della sua storia, formate su basi scientifiche.
La mostra, al cui allestimento hanno collaborato tre studenti del liceo Quadri nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, è inserita nel Poft, Piano dell’offerta formativa territoriale.
Durante il periodo di apertura della mostra il Museo ha in programma l’organizzazione di eventi di approfondimento e laboratori didattici sul tema dell’esposizione.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 28 settembre 2018 (dalle ore 11) al 30 giugno 2019, da martedì a domenica dalle 9 alle 17. Ultima entrata 16.30.
Ingresso al Museo naturalistico archeologico che consente di visitare anche la mostra: intero 3,50, ridotto 2,50, scuole 2 euro da acquistare direttamente al museo. Altre tipologie di biglietto: https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42724,46131.
Laboratori didattici e percorsi a cura di Scatola cultura s.c.s. Informazioni: 3491364173, scatolacultura@gmail.com, www.scatolacultura.it
Informazioni sulla mostra e per informazioni e iscrizioni alla Maratona di lettura: 0444222815, www.museicivicivicenza.it, museonatarcheo@comune.vicenza.it
Comune di Vicenza