“Nessuno, non la Regione o la Direzione Generale dell’Ulss, mette in discussione l’importanza dell’Ospedale di Asiago, né oggi, né domani. Lo provano le schede ospedaliere regionali vigenti, l’atto aziendale dell’Ulss, e il fatto che a breve sarà ultimata la nuova struttura, realizzata con un investimento di 30 milioni di euro”. Lo afferma l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, dopo che residenti, sindaci, e il movimento di opposizione Il Veneto che vogliamo, avevano sollevato la questione.
“Il punto nascite – precisa l’Assessore – ha vissuto alcune vicissitudini legate alla carenza di specialisti, segnatamente ginecologi, pediatri e anestesisti, che abbiamo peraltro anche in altri ospedali spoke della pianura, ma la Regione non intende rinunciarvi, al punto che proprio in luglio abbiamo inviato al Ministero della Salute la relazione sulla base del quale chiediamo la deroga per mantenerlo in attività nonostante sia al di sotto del livello minimo di 500 parti l’anno. Confidiamo anche nel prossimo concorso di Azienda Zero per l’assunzione di specialisti per dare ad Asiago le figure professionali necessarie. Il punto nascite non chiude”.
“Poi – aggiunge l’Assessore – va tenuto conto della particolarissima situazione determinata dall’emergenza Covid. Oggi le attività stanno progressivamente riprendendo i loro ritmi, prova ne sia che ci sono stati dei significativi potenziamenti, a cominciare dall’emergenza urgenza, in considerazione della stagione estiva nella quale i turisti aumentano la necessità di servizi di assistenza e cura”.
“Dal 25 luglio al 23 agosto – fa notare l’Assessore – è stato previsto un secondo medico in ‘raddoppio’. Un secondo medico del Pronto Soccorso (di Asiago o di Bassano) garantisce la sua presenza dalle 10.00 alle 19.00 in aggiunta al medico di Pronto Soccorso presente H24. Inoltre è prevista la presenza del radiologo dalle 9.00 alle 17.00 nelle giornate di domenica e festivi, è anche previsto il potenziamento con una seconda ambulanza per il 118 con l’assunzione degli infermieri necessari. E’ stata ampliata l’area di osservazione breve intensiva con ulteriori tre posti letto. Dal primo agosto è stata ripristinata la guardia notturna anestesiologica. In area medica – aggiunge l’Assessore – sia la Medicina che la Riabilitazione funzionale stanno lavorando con la loro dotazione, rispettivamente di 37 e 21 posti letto, e non si dimentichi che la nuova programmazione prevede 40 posti letto per entrambi, che saranno attivati nel nuovo ospedale. Per la riabilitazione è inoltre in corso l’assunzione di quattro fisioterapisti. In area chirurgica, è ripresa l’attività programmata già da giugno con otto sedute operatorie effettuate. Da sabato 8 agosto è inoltre programmata l’apertura del reparto di degenza chirurgica anche nei fine settimana, così da garantire il ricovero di eventuali emergenze ortopediche o da pronto soccorso. L’ortopedia, peraltro, già da luglio garantisce l’operatività fino alle ore tardo pomeridiane. E’ ripresa anche l’attività di endoscopia. Non mi pare proprio un quadro da ridimensionamento”.
“Conosciamo la situazione a 360 gradi – conclude l’Assessore regionale – e la seguiamo da vicino in piena sinergia con la direzione generale dell’Ulss. La sanità asiaghese non ha nulla da temere”.