Novembre è stato un mese particolarmente intenso per l’Ortopedia dell’Ospedale San Bassiano, e non solo per l’arrivo nel ruolo di direttore facente funzione del dott. Cesare Chemello, già direttore dell’U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Asiago.
Innanzitutto vi è stato un ulteriore potenziamento dell’attività chirurgica sul piano sia quantitativo che qualitativo. Se i numeri infatti descrivono una attività chirurgica a pieno regime da subito con ben 120 interventi eseguiti nel primo mese, di cui 60 per la correzione di fratture, 40 di chirurgia protesica e i rimanenti per altre patologie, una novità di grande rilievo è stata l’esecuzione – per la prima volta al San Bassiano – di 5 interventi di protesi bilaterale. Questa tecnica, della quale proprio il dott. Chemello è uno dei massimi specialisti, tanto da vantare una delle maggiori casistiche in Italia di interventi bilaterali, prevede lo svolgimento di due interventi di protesi durante la stessa seduta operatoria. Una metodologia che richiede una particolare competenza e che il dott. Chemello aveva già introdotto con successo all’ospedale di Asiago.
L’altra grande novità in ambito chirurgico è l’attivazione, già dal mese di dicembre, dell’attività di chirurgia della mano, in precedenza non svolta al San Bassiano: a questo scopo è prevista una seduta settimanale per tutte le patologie della mano che prevedono interventi in anestesia locale, a partire dal trattamento del tunnel carpale con nuove tecniche mininvasive come l’artroscopia.
Fondamentale è stata anche la riorganizzazione nel trattamento delle fratture del femore dell’anziano dove da un dato del 59% di interventi eseguiti entro 48 ore (come previsto dal Piano Nazionale Esiti) nel 2022 a oltre il 78%.
Parallelamente nell’ultimo mese è stata potenziata anche l’attività ambulatoriale, con l’aggiunta di sei ulteriori ambulatori pomeridiani, tutte le settimane: questo ha consentito di smaltire buona parte delle liste di attesa, tanto che già dal mese di gennaio, gli utenti riceveranno direttamente l’appuntamento entro i termini previsti dall’impegnativa.
Questo grazie anche ad un significativo potenziamento dello staff medico avvenuto recentemente, sotto la nuova direzione del reparto. «L’arrivo di nuovi medici specialisti, ciascuno con le sue specifiche professionalità, ha consentito di introdurre un’organizzazione migliore e di potenziare l’attività complessiva del reparto – spiega il dott. Chemello. Questo si è tradotto sia in un ampliamento delle patologie trattate, sia nella significativa riduzione delle liste di attesa, che contiamo di azzerare entro la fine di dicembre, grazie ad un cambiamento organizzativo completo siamo passati da 980 visite in attesa a giugno 2023 a sole 22 visite in attesa di altri accertamenti prima di poter essere inserite da noi.
Su queste basi, per il prossimo anno articoleremo l’attività ambulatoriale in una serie di ambulatori specialistici per patologia, garantendo così ai pazienti percorsi migliori, una maggiore continuità della presa in carico e un grado più elevato di specializzazione; il tutto mantenendo l’orario potenziato già introdotto nell’ultimo mese. Sul fronte dell’attività chirurgica, invece, il San Bassiano continuerà a essere un centro di riferimento per la protesica di anca mininvasiva, e a questo riguardo nel mese di maggio ospiteremo un importante corso di formazione proprio sulla chirurgia mininvasiva dell’anca. Intendiamo sviluppare ulteriormente tutta l’attività protesica, dunque anche spalla dove stiamo introducendo nuovi sistemi che consentono maggiori risultati funzionali, senza trascurare il ginocchio già ai massimi livelli ad Asiago e la caviglia. Il tutto senza interferire con l’attività dell’Ortopedia di Asiago, che continuerà a consolidare il proprio percorso di crescita».
Si conferma dunque l’impegno della Direzione per mantenere gli elevati standard dell’Ortopedia di Bassano: «Nell’ultimo mese abbiamo visto non solo una piena continuità dell’attività svolta – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza – ma un ulteriore potenziamento sia sul piano chirurgico, con l’introduzione di nuove e avanzatissime metodiche, sia su quello organizzativo. Non dimentichiamo che oggi la sfida in sanità si gioca su questo doppio binario: da una parte l’innovazione continua per migliorare sempre di più l’efficacia delle procedure e allo stesso tempo ridurre il loro impatto sulla vita dei pazienti, dunque con uno spazio sempre maggiore alle metodiche mininvasive, dall’altra garantire risposte nei tempi corretti alle richieste di prestazioni specialistiche, che sono in costante aumento. L’Ortopedia di Bassano sta dimostrando di saper affrontare al meglio questa doppia sfida».