Ospedale San Bortolo, novità per ostetricia: due vasche per travaglio e parto in acqua e impianti di illuminazione a led e cromoterapia

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Il reparto di Ostetricia dell’ospedale San Bortolo ha ricevuto due nuove vasche per il travaglio e parto in acqua, un metodo analgesico non farmacologico che, con il rilascio di endorfine, aiuta le donne durante il parto, grazie ad una maggiore libertà di movimento anche con la scelta della postura più comoda. Inoltre, sono stati installati nuovi impianti di illuminazione a led e cromoterapia, permettendo la personalizzazione della stanza per renderla più accogliente.  L’investimento totale è di 84.000 euro per, oltre alle vasche, nuovi arredi e rifacimenti pittorici.

Il travaglio e/o il parto in acqua sarà possibile solo con accordo con i clinici per tutelare il neonato e la madre. Secondo quanto afferma la dott.ssa Romina Cazzaro, Direttore Sanitario dell’ULSS 8 Berica: “i criteri da rispettare sono definiti da un preciso protocollo con il quale i clinici possono stabilire se la paziente possa essere considerata una candidata per il travaglio e/o il parto in acqua”.

La dott.ssa Sara Mondino, direttore medico facente funzione dell’ospedale di San Bortolo, spiega che il potenziamento del reparto è mirato a rendere più tollerabile l’esperienza della donna durante la permanenza, con l’obiettivo di soddisfare le diverse esigenze delle partorienti anche grazie all’utilizzo delle metodiche più avanzate, sempre rispettando i criteri di sicurezza.

Per i dettagli qui di seguito la nota ufficiale

Si amplia l’offerta per le donne che partoriscono al San Bortolo e desiderano una metodica analgesica non farmacologica

Una è di colore azzurro, l’altra rosa: i colori dei nuovi nati per antonomasia. Sono le due nuove vasche per il travaglio e il parto in acqua installate nel reparto di Ostetricia del San Bortolo, presentate ufficialmente questa mattina.

L’utilizzo dell’acqua durante il travaglio è infatti a tutti gli effetti un metodo analgesico non farmacologico, indicato per tutte le gravide a basso rischio in alternativa alla partoanalgesia.

Non solo, i benefici derivati dall’uso dell’acqua sono numerosi per la coppia mamma-neonato: infatti l’immersione agevola la libertà di movimento e di postura preferita dalla paziente, promuovendone il rilassamento anche nella fase prodromica; inoltre favorisce la produzione e il rilascio di endorfine accorciando i tempi del travaglio.

Sempre nell’ottica di offrire alle donne un ambiente il più possibile accogliente, in concomitanza con l’installazione delle nuove vasche, nella sala che le ospita è stato installato anche un inedito sistema di illuminazione a led colorati, che consente di personalizzare l’ambiente sul piano cromatico.

«Il tutto mantenendo sempre la massima attenzione alla sicurezza della mamma e del neonato, come sottolinea la dott.ssa Romina Cazzaro, Direttore Sanitario dell’ULSS 8 Berica: «La possibilità di usufruire dalla vasca è una decisione che va presa di comune accordo tra partoriente e clinici in base a precisi criteri stabiliti per la sicurezza della mamma e del bambino. Tali criteri sono definiti da un preciso protocollo che abbiamo messo a punto all’interno della nostra Azienda e solo dopo valutazione dei clinici può essere stabilito se la paziente possa essere considerata una candidata per il travaglio e/o il parto in acqua».

Il team ostetrico del San Bortolo sarà a disposizione all’accoglienza della gravida per fornire tutte le informazioni necessarie, ascoltare le sue preferenze e, nel caso in cui sia possibile, gestire in piena sicurezza il travaglio o anche il parto in acqua.

Le nuove vasche rientrano in un impegno più ampio volto a rendere il più possibile rilassante per la donna il momento del travaglio e del parto e allo stesso tempo ampliare l’offerta di metodiche analgesiche, anche con metodiche naturali. L’investimento complessivo di euro 84.000, oltre alle vasche, comprende nuovi arredi, opere elettriche e rete dati, impianti di illuminazione a led e cromoterapia, rifacimenti pittorici e controsoffitti.

«Sicuramente con questa nuova dotazione – spiega la dott.ssa. Sara Mondino, direttore medico f.f. dell’ospedale San Bortolo – potenziamo ulteriormente l’offerta della nostra Ostetricia anche nell’ottica di cercare di soddisfare le diverse esigenze e preferenze delle partorienti, sempre nel rispetto delle indicazioni di sicurezza naturalmente. Andiamo così ad arricchire di un’ulteriore servizio un reparto, l’Ostetricia e Ginecologia, che nell’ultimo anno sta vivendo un forte rinnovamento e una crescita significativa, basati sull’utilizzo delle metodiche più avanzate ma anche su una forte sensibilità rispetto alla qualità dell’esperienza della donna durante la sua permanenza in ospedale».


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