Quinta commissione Veneto: ok ai nuovi Oss con competenze infermieristiche

465
Super Oss in Veneto
Super Oss in Veneto

La commissione Sanità del Consiglio veneto ha dato il proprio ok, a maggioranza, al nuovo percorso di formazione per operatori sociosanitari (Oss) con competenze di ambito infermieristico. Dopo aver ascoltato i rappresentanti della categoria, degli ordini e degli enti di assistenza, compresa l’associazione nazionale ‘Io sono Oss’ ascoltata oggi, la commissione ha approvato il nuovo percorso di formazione per operatori sociosanitari da inserire nelle case di riposo e nei centri diurni per anziani con compiti esecutivi a supporto delle figure infermieristiche.

L’obiettivo è formare 510 Oss specializzati, con competenze aggiuntive rispetto al tradizionale profilo dell’operatore socioassistenziale, in modo da rispondere alle esigenze delle strutture assistenziali per anziani messe in difficoltà dalla gestione della pandemia e dalla fuga degli operatori verso la sanità pubblica. Il nuovo percorso formativo sarà di 400 ore e verrà organizzato da Azienda Zero, con il supporto della Fondazione Scuola di sanità pubblica e in collaborazione con le aziende sanitarie del territorio per i tirocini.

“Si tratta di una figura che non va a sostituire quella degli infermieri e che andrà ad integrare la rete delle figure assistenziali, come già sperimentato in altre regioni, come Liguria, Toscana e Sardegna, e a qualificare il livello di assistenza del sistema pubblico-privato”, ha ricordato l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.

I nuovi operatori socio-assistenziali ‘specializzati’ saranno formati alla rilevazione di parametri e funzioni, alla somministrazione di farmaci per via intramuscolare o sottocutanea, alla sorveglianza nelle infusioni, all’alimentazione ai pazienti che sono nutriti per via enterale, all’assistenza ai pazienti tracheostomizzati o con stomìe. Il costo del percorso per Oss con formazione complementare è quantificato in 700 euro pro capite, che saranno a carico delle aziende sanitarie (tirocini) e del datore di lavoro. Ma non è esclusa la possibilità che possa provvedervi, in alternativa, il singolo partecipante.

Insieme al percorso formativo teorico-pratico per i super-Oss il provvedimento in esame prevede anche un corso di formazione per gli infermieri che guideranno e affiancheranno gli Oss ‘specializzati’ nell’inserimento nelle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani.
Per i rappresentanti delle opposizioni, che non hanno partecipato al voto, il nuovo profilo assistenziale nasce in un quadro di incertezza giuridica, senza inquadramento retributivo e contrattuale.

Osservazioni alle quali l’assessore ha replicato ricordando come l’istituzione dei nuovi corsi a competenze rafforzate sia coperta da disposizioni normative e dal futuro riconoscimento nella contrattazione nazionale con Aran. Dal canto suo la presidente della commissione ha evidenziato come la nuova figura professionale vada a valorizzare le competenze degli operatori socioassistenziali che operano nei centri per anziani e per non autosufficienti e ad integrare il ruolo degli infermieri e dei caregiver, nel pieno rispetto del principio della sicurezza delle cure.