Ostia, polemiche per chioschi “impacchettati” e lidi storici chiusi

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(Adnkronos) – I chioschi di Castelporziano 'impacchettati' col nastro dei vigili e consegnati al degrado. Le spiagge libere riscaldate dal sole di una stagione balneare iniziata da venti giorni e 'congelate' nell'attesa che si sblocchi la questione delle concessioni. Stabilimenti leggendari come Kursaal e Sporting Beach chiusi per la prima volta nella storia mentre la Casetta, un tempo il lido più ambito sul lungomare, è all'ennesimo anno di abbandono, divorato da una lunga vicenda giudiziaria. E nel frattempo c'é anche chi parla di 'Beach gate'. Lo chiamano 'il mare di Roma', ma qui si naviga solo nell'incertezza e nel degrado. "La stagione balneare sono molti anni che non parte il primo maggio", osserva all'Adnkronos Mario Falconi, da due anni alla presidenza del X Municipio. La situazione non sembra avere tempi di risoluzione brevi. In fondo, dice ancora il mini-sindaco, "sta succedendo quello che già sarebbe dovuto accadere da anni. Ci sono stabilimenti che hanno arretrati verso la pubblica amministrazione di centinaia di migliaia di euro. Le concessioni sono state disdettate a ottobre, concessioni che non pagano canoni dal 2014. A fine ottobre abbiamo sancito la decadenza e gli imprenditori balneari già sapevano che non avrebbero potuto fare la stagione balneare. Noi abbiamo agito secondo i tempi, probabilmente i concessionari non hanno tenuto nel giusto conto le nostre determinazioni, convinti che anche stavolta avrebbero avuto ragione dai tribunali e questo non è avvenuto. Finalmente ci si comincia a muovere nel solco della legalità ed evidentemente arrivano i problemi". Il guaio però non riguarda solo i lidi ma anche i quasi sei chilometri di spiaggia comunale tra Castelporziano e Capocotta. "Come Municipio abbiamo gestito fino al 2023 sia le concessioni demaniali marittime che l'organizzazione delle spiagge libere. Quest'anno se uno vuole andare alla spiaggia libera ci sono quelle di ponente già allestite – spiega Falconi – il problema è a levante. A Capocotta la competenza ora è del dipartimento ambiente del Campidoglio: domani dovrebbero assegnare tre dei chioschi e da lì ci vorranno 15 – 20 giorni per organizzare la gestione. Hanno sì sforato con i tempi ma sono pure arrivate 56 offerte per tre chioschi e ci sarà stata la necessità di controllare tutti gli atti. Per quanto riguarda Castelporziano, invece, il dipartimento patrimonio ha seguito la questione e in particolare la presentazione da parte dei gestori dei chioschi di un project financing che si sta valutando". Nel frattempo tutto l'arenile a levante è senza servizi igienici, senza bar, senza docce. E soprattutto senza bagnini. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)