Qualcosa di molto grave sta accadendo in Veneto. Diverse amministrazioni comunali, ricorrendo ad escamotage burocratici o facendosi scudo con giustificazioni risibili, impediscono l’installazione delle pietre d’inciampo o la concessione della cittadinanza onoraria alla sen. Segre.
Circa un mese fa, noi socialisti avevamo chiesto alle Amministrazioni locali del Veneto di dimostrare di non voler accettare passivamente i rigurgiti di un razzismo ignavo e furbo e di presentare proposte per la concessione della cittadinanza onoraria alla sen. Segre.
I nostri Amministratori si erano messi subito al lavoro, insieme a tutto il centrosinistra.
Oggi i Consiglieri Comunali del PSI del Veneto stanno segnalando agli organi regionali del partito come alcune Amministrazioni locali, di fronte alla proposta di concedere la cittadinanza onoraria alla sen. Segre, stiano cercando di impedirne la concessione.
Da Vicenza a Marcon, alle proposte del PSI e del centrosinistra, il centrodestra risponde con sospensioni giustificate da improbabili motivazioni burocratiche.
La destra evidentemente perde il pelo ma non il vizio e, pur dimostrando una certa vergogna nell’affannosa ricerca di qualche giustificazione al proprio agire, dimostra di non essere in grado di riconoscere gli errori commessi in anni purtroppo non lontani.
Il PSI del Veneto esprime solidarietà ai suoi Consiglieri comunali e a quelli dell’intero centrosinistra che si stanno battendo affinché le proprie amministrazioni riconoscano la cittadinanza alla sen. Segre.
Il PSI del Veneto inoltre esprime grande preoccupazione per i segnali che arrivano dai nostri territori dove le forze dell’ordine hanno scoperto alcuni riferimenti di un’organizzazione neonazista diffusa in diverse regioni italiane.
Luca Fantò
Segr. reg. PSI del Veneto
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