Lunedì 21 febbraio l’Orchestra del Teatro Olimpico torna al gran completo al Comunale di Vicenza per un nuovo appuntamento della sua stagione sinfonica. Alexander Lonquich dirige la OTO nelle prime sinfonie di Schubert: la numero 1, la 4 “Tragica” e la 2 in Si bemolle maggiore. Il concerto è dedicato alla memoria del contrabbassista della OTO Piero Leone prematuramente scomparso nel gennaio del 2011.
Nel 2021-2022 l’Orchestra del Teatro Olimpico sta offrendo al suo pubblico un panorama pressoché completo del sinfonismo di Franz Schubert, autore che nella sua breve vita portò a termine 7 lavori sinfonici dei 13 di cui abbiamo notizia. Dopo aver ascoltato nei mesi scorsi La grande, la numero 5 e La piccola, lunedì 21 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza la OTO presenta un trittico di sinfonie giovanili: con la direzione di Alexander Lonquich saranno eseguite nell’ordine la 1 in Re maggiore, la 4 “Tragica” in Do minore e la 2 in Si bemolle maggiore.
Talento sbocciato in maniera sorprendentemente precoce, Schubert ultimò la sua prima sinfonia il 28 ottobre del 1813 quando aveva appena sedici anni e stava ultimando gli studi al Reale Imperiale Convitto Civico di Vienna. Un anno più tardi, in un periodo di particolare fermento creativo, iniziò a comporre la sua seconda Sinfonia: quella in Si bemolle maggiore, che ultimò in poche settimane. La quarta, l’unica in tonalità minore fra le sinfonie giovanili, fu ultimata nell’aprile del 1816 e fu lo stesso Schubert, qualche tempo dopo, ad attribuirle l’appellativo di Die Tragische (La tragica) probabilmente perché ispirato dalla tensione drammatica della Quinta di Beethoven, modello irraggiungibile.
Il trittico eseguito dalla OTO presenta una struttura formale pressoché simile: un Adagio introduttivo seguito da un Allegro dai temi graziosi, un Andante nel quale spicca la strumentazione per i fati, un Menuetto di gusto settecentesco e un finale veloce ricco di energia e di contrasti dinamici. Se è vero che ovunque aleggia lo spirito di Haydn e di Mozart, modelli ai quali si era ispirato maggiormente lo studente Schubert, è altrettanto vero che la cantabilità, la delicatezza, l’originalità, la spontaneità e la fantasia che si ascoltano in questi primi lavori sinfonici sono autenticamente schubertiane. Che si abbia notizia, nessuna di queste sinfonie fu eseguita pubblicamente mentre l’autore era in vita e tuttavia è verosimile che almeno la seconda fu proposta in varie occasioni da un’orchestra di dilettanti nelle magioni delle ricche famiglie viennesi dell’epoca.
Riscoperte parecchi anni dopo la morte di Schubert (la numero 4 fu eseguita per la prima volta nel 1849, la 2 nel 1877 e la 1 nel 1881 al Crystal Palace di Londra), dalla loro pubblicazione sono state oggetto di analisi critica da parte di eminenti studiosi, fra i quali Brahms che spese parole di ammirazione. Il pensiero prevalente giunto fino ai nostri giorni è di non considerare queste sinfonie giovanili come dei meri esercizi scolastici nel percorso di Schubert verso una propria consapevolezza, ma piuttosto lavori degni di rilievo e affatto mediocri.
Il maestro Lonquich, che torna sul podio della OTO dopo la Nona di Beethoven, lo staff e soprattutto il tutor dei contrabbassi Ubaldo Fioravanti con i colleghi formatori e tutti gli strumentisti dell’orchestra hanno voluto dedicare espressamente il concerto di lunedì sera alla memoria di Piero Leone, contrabbassista siciliano classe 1988 scomparso tragicamente nel gennaio dello scorso anno. In teatro saranno presenti la madre dello sfortunato musicista e molti amici che con lui hanno condiviso momenti di studio, di svago e di amore per la musica.
I biglietti per il concerto si possono acquistare sul circuito online del Teatro Comunale, presso la sede della OTO in Vicolo Cieco Retrone (0444 326598) e alla biglietteria del Comunale (0444 324442).