Padova, con Fòrema formato un gruppo di “hacker buoni” per difendere le aziende dagli attacchi informatici

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Forema

Nell’epoca della digitalizzazione, il lavoro delle aziende è sempre più legato al funzionamento dei sistemi informatici. Non solo per la gestione dei dati, ma per l’operatività stessa delle imprese. Produzione, magazzino, logistica, vendita, assistenza sono gestite sempre più in maniera informatizzata ed automatizzata, con notevoli vantaggi in termini di ottimizzazione del lavoro ed efficacia. Se da un lato questo processo ha condotto ad una gestione più smart, dall’altro le imprese sono ora esposte ad un rischio nuovo. Quello delle incursioni informatiche dei pirati del web, i cosiddetti “hacker”, in grado di violare i sistemi dell’azienda, sottraendo dati, danneggiando i software e i relativi processi produttivi.

“Il tema della sicurezza informatica (cybersecurity) è dunque sempre importante nella gestione delle aziende. Proteggersi, affidandosi esclusivamente a dei software di protezione come il classico antivirus, non è più sufficiente”, spiega in una foto Matteo Sinigaglia (in foto), direttore di Fòrema. “Per combattere i pirati informati, gli “hacker cattivi”, c’è bisogno di “hacker buoni”. Tecnici con le stesse competenze, in grado di prevenire e contrastare attivamente i tentativi di incursione. E capaci di riorganizzare i sistemi di protezione stessi, aggiornandoli in base ai fabbisogni e alle mutate condizioni e minacce”.

Nasce così il “Corso di alta formazione in Cybersecurity” ideato da Fòrema, ente di Assindustria Venetocentro dedicato alla formazione, in collaborazione con SMACT, centro di competenza creato da 40 partner tra cui le Università e centri di ricerca del Triveneto per l’industria 4.0. A beneficiarne saranno 31 professionisti di Corvallis divisi in tre gruppi. L’azienda padovana, che assieme ai Partner YOROI e Swascan è recentemente entrata a far parte del gruppo Tinexta per la creazione del primo polo nazionale per i servizi per la sicurezza digitale, svilupperà il proprio know-how con formatori specializzati grazie ad un programma didattico orientato a preparare i futuri 007 della cyber security, in grado di proteggere, prevenire e programmare le attività aziendali per la sicurezza informatica. La scelta di formare “in azienda” i futuri specializzandi risponde all’esigenza di un training che permetta ai candidati di imparare immergendosi nella realtà lavorativa di competenza, dando allo stesso tempo una risposta alle crescenti difficoltà di reperire velocemente profili qualificati sul mercato. Diverranno gli 007 della cybersecurity, in grado di proteggere, prevenire e programmare le attività aziendali per la sicurezza informatica. Il percorso formativo prenderà il via il 29 gennaio 2021 e proseguirà fino a maggio 2021. Le lezioni si svolgeranno in modalità on line a distanza. Il percorso ha una durata complessiva di 172 ore, di cui 72 di formazione generale e 100 di formazione verticale per ciascuno dei 3 gruppi di lavoro.

“Le nostre aziende stanno cambiando rapidamente cercando di sfruttare al meglio il momento di crisi per migliorare i propri sistemi, inclusi quelli digitali. La cyber security è un pilastro fondamentale di questa transizione, ed è importante mettere a sistema nei territori anche le competenze per proteggere i prodotti, processi e servizi aziendali” commenta Matteo Faggin, direttore generale di SMACT “Questa formazione è tra i compiti del centro di competenza, e crediamo efficace portare le competenze universitarie e dei nostri partner tecnologici alle imprese attraverso chi come Fòrema ha lunga esperienza con le imprese, perciò abbiamo collaborato convintamente alla realizzazione di questo corso”.

Saranno 3 i percorsi formativi specifici per altrettanti profili di esito.
Il primo è il developer: specialista in grado di analizzare i software aziendali dal punto di vista della sicurezza informatica, sviluppando codici e soluzioni specifiche per migliorare la tenuta agli attacchi. Opera in back office.
La seconda figura è quella del sistemista: specialista in grado di installare e personalizzare soluzioni software a fronte di fabbisogni o criticità riscontrate in termini di sicurezza informativa dal cliente; è presso il cliente che svolgerà il suo lavoro.
La terza figura è l’account: consulente capace di analizzare i dati del cliente e avviare analisi specifiche di verifica dello stato dell’arte, anche attraverso prove di tenuta del sistema ad eventuali incursioni; trasmette input ai developer e attiva i sistemisti per installare le soluzioni proposte e concordate con il cliente. Ha il compito di coltivare il rapporto con il mercato, dando continuità ai servizi forniti, attraverso lo sviluppo e aggiornamento degli stessi e rilevando i nuovi fabbisogni.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

FÒREMA – Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia: tra il 2017 e il 2019 ha mobilitato oltre 16 milioni di euro per la formazione delle imprese tra Fondimpresa, Fondirigenti, FSE e altri fondi. Solo nel 2019 ha formato 23.000 persone, tra occupati (dagli apprendisti ai manager), soggetti in cerca di lavoro o di ricollocamento (neet, giovani under 30, disoccupati e over 50), personale della pubblica amministrazione e delle scuole. Nel mentre, ha erogato 58.400 ore di formazione a 1.548 aziende, oltre a 50.000 ore di e-learning.

SMACT Competence Center – Centro di Competenza Industria 4.0 dedicato alla collaborazione tra ricerca e impresa per l’integrazione di tecnologie innovative nelle aziende: Social, Mobile, Analytics, Cloud e Internet of Things. Fondato da 40 tra imprese, università e centri di ricerca del Triveneto offre orientamento, formazione avanzata e progetti finanziati di innovazione. SMACT è uno degli otto Competence Center (CC) impresa 4.0 -centri di eccellenza ad alta specializzazione- costituiti in forma di partnership pubblico-privata sulla base della spinta del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE). I CC aggregano competenze tecnologiche verticali presenti sui territori sulla base di un ecosistema di partner con una nativa predisposizione verso l’innovazione e il cambiamento e con elevate caratteristiche di resilienza. SMACT ha il compito di essere un collegamento forte tra innovatori per portare la trasformazione digitale nelle imprese italiane. Il Centro di Competenza offre una piattaforma per la creazione e la distribuzione di valore nei processi di trasformazione digitale delle imprese: un insieme di soluzioni, tecnologie e standard utile a semplificare le transazioni e le operazioni tra i membri dell’ecosistema e a fornire un framework efficiente per la creazione e la condivisione del valore. SMACT è piattaforma abilitante dello SMACT Innovation Ecosytem, supportando gli stakeholder nella creazione e distribuzione di valore nei processi di trasformazione digitale.

FOCUS SUI DOCENTI DEL PERCORSO FORMATIVO SMACT
Prof. Nicola Laurenti Laurea in Ingegneria Elettronica e Dottorato di Ricerca in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni, entrambi all’Università di Padova. E’ stato Ricercatore ed è attualmente Professore di II fascia presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova dove insegna Sicurezza dell’Informazione e Teoria dell’Informazione, e guida il laboratorio di Sicurezza e navigazione satellitare, finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea. Nel 2008-2009 è stato Visiting Scholar presso il Coordinated Science Laboratory della University of Illinois a Urbana-Champaign. E’ co-autore di 5 capitoli di libro, 28 articoli su rivista, 63 articoli su atti di convegni internazionali, 2 brevetti internazionali, e dei testi “Communications Systems. Fundamentals and Design Methods” e “Principles of Communication Networks and Systems”. Ha collaborato con industrie italiane ed internazionali, e i suoi ambiti di ricerca sono la protezione d’integrità di sistemi di navigazione satellitare, la sicurezza incondizionata di comunicazioni e reti wireless, la crittografia quantistica.
Dott. Marco Casagrande Laurea magistrale in Informatica. Oggi è ricercatore presso l’Università degli Studi di Padova con una borsa di ricerca in “Tecniche di virtualizzazione in Android: una spada a doppio taglio per attacco e difesa”. E’ membro del team di ricerca “Security and Privacy Research Group”.

PARTNER DEL PROGETTO
CORVALLIS – Corvallis implementa soluzioni innovative?? a supporto del cliente nel raggiungimento dei suoi obiettivi di crescita, digital transformation e di sicurezza informatica a 360 gradi. L’azienda è una delle prime realtà di servizi IT sul mercato italiano con un’offerta ad alto valore aggiunto rivolta al mondo bancario, assicurativo, ai comparti industriali e di servizi, alle pubbliche amministrazioni. Le competenze funzionali, tecnologiche e di processo, acquisite in 30 anni di esperienza, si esprimono attraverso specifiche linee di offerta: consulenza, software integration, prodotti, servizi applicativi, outsourcing.

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