“Noi non esprimiamo solidarietà alla professoressa Viola, noi siamo lì con lei ad affrontare qualunque tipo di minaccia, non importa da quale ambiente provenga”. Con queste parole nette il fondatore della Città della Speranza, Franco Masello, e il Presidente della Fondazione, Andrea Camporese, esprimono in un comunicato la posizione della onlus sulla lettera intimidatoria recapitata mercoledì all’Istituto di Ricerca Pediatrica di Padova.
“Sono quasi 30 anni che raccogliamo fondi per far sì che i bambini non soffrano più delle peggiori patologie, dai tumori alle malattie rare a quelle genetiche. Abbiamo realizzato l’oncoematologia di Padova, pronto soccorsi pediatrici, day hospital e investito decine di milioni di euro nella Torre della ricerca. Tutto per abbattere il tasso di mortalità dei più piccoli e svuotare quei reparti. Queste minacce al nostro Direttore scientifico sono un insulto a tutte le persone che stanno ogni giorno dalla parte dei bambini, a chi crede nella scienza e a chi ne ha fatto una missione di vita, come tutti i volontari della Città della Speranza. Sono minacce a tutti noi, non solo alla professoressa”. Masello, che nel 1994 ha costituto la fondazione, aggiunge una riflessione: “Questi sono i momenti in cui tutte le persone di buona volontà, che hanno a cuore veramente e non solo a parole la salute dei più piccoli, devono far sentire la loro voce aiutando la Città della Speranza. Va dato un segnale forte a chi usa questi metodi soltanto per creare paura e fermare la ricerca”.
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