Sabato 29 ottobre alle 15 presso Euronda Spa, verrà inaugurata la Fondazione Padre Vittorio Buset, volta a tutelare le opere dell’artista e a sostenere in maniera più diffusa l’arte e i beni culturali con iniziative nella sede di Sandrigo sia a livello regionale e nazionale.
Previsto il discorso inaugurale a cura della presidente Loretta Grigoletto Basso e da Renato Basso, presidente di Euronda, e gli interventi di monsignor Francesco Gasparini, direttore del Museo Diocesano di Vicenza, Barbara D’Incau, direttrice della scuola di restauro Engim, e Francesca De Munari, esperta d’arte e perito del Tribunale di Vicenza.
Ci sarà inoltre sarà un momento simbolico di dono delle opere da parte di Padre Buset alla Fondazione. A seguire si potranno apprezzare le opere dell’artista, attualmente esposte presso Euronda, che ne raccontano il percorso spirituale e artistico.
Padre Vittorio Buset, di origini friulane, ha lavorato 40 anni a Vicenza dove è stato insegnante di discipline artistiche e, dal 1987 al 2001, responsabile di una casa-famiglia.
Trasferitosi nel 2007 a Venezia presso i padri Giuseppini del Murialdo, ha lavorato nella parrocchia della Madonna dell’Orto, quotidianamente a contatto visivo con i teleri del Tintoretto del quale è studioso. Ha fatto nascere nel 2014 l’associazione culturale “Chiostro tintorettiano” di cui è curatore artistico. A Venezia è responsabile della pastorale universitaria e collaboratore del centro studi Guggenheim.
Le opere di Buset sono spirituali e minimaliste. Ridotte all’essenzialità, si mostrano prive di orpelli, di decorazioni, di qualsivoglia espediente pittorico o scultoreo atto a lusingare l’occhio dell’osservatore. Per scelta, lavora con materiali poveri: legni, sabbie, ciottoli, spaghi, cortecce. Usando materiali dell’esperienza quotidiana esprime con disarmante semplicità l’innato stupore dell’uomo di fronte la vita.
Nella giornata di inaugurazione della Fondazione, saranno visibili anche le opere a encausto risalenti al primo periodo di attività artistica e le grafiche. Buset ha sempre saputo eccellere nell’encausto, tecnica pittorica antica oramai altrove perduta ma tornata in uso da noi anche per merito suo. Questa tecnica si può applicare su vari materiali quali pareti, marmo, legni, terrecotte, avori e talvolta anche su tela. In uso presso i Greci, è diventata celebre presso i Romani. Plinio e Vitruvio ci riportano la descrizione di questa tecnica, ma Padre Vittorio serba per sé i suoi metodi e i suoi procedimenti.
Per quanto riguarda la grafica, Padre Vittorio padroneggia le diverse tecniche grafiche, dalla puntasecca, all’acquaforte e alla serigrafia, e ne fa veicolo di comunicazione artistica e sociale.
È fondatore e poi direttore dal 1978 al 1993, infatti, del Corso di Serigrafia presso la comunità dei Giuseppini di Vicenza, presso il “Centro di Formazione Professionale” del Patronato Leone XIII, riconosciuto dalla Regione Veneto.
Ai suoi corsi prendono parte persone di età e formazione diverse, tutti accomunati dalla stessa passione: la serigrafia, tecnica di stampa antichissima di origine giapponese. Riscuote un gran successo a Vicenza e si rivela una strada agevolata all’inserimento nel mondo del lavoro. L’affiatamento dei partecipanti al Corso di Serigrafia sfocia nel Gruppo Amici Serigrafi (GAS).
Per quanto riguarda l’attività scultorea di Padre Vittorio Buset, questa nasce tra i banchi di scuola e nei laboratori didattici. Da un momento connotato anche dal “gioco”, l’arte di plasmare diventa essa stessa un’occasione di modificazione della realtà degli studenti stessi. Nella produzione artistica di Buset, non c’è una selezione dei materiali (legno, bronzo, cartapesta), ogni elemento materico è portatore di una storia, di un significato e spetta allo scultore dare loro dignità e voce in auna forma che ogni volta incuriosisce e sorprende.