Palakiss di Vicenza, Gruppo Misto: “Rucco difende interessi economici e non anche quelli dei cittadini che si vedranno abbattute le loro case”

702
palakiss di Vicenza
Il Palakiss di Vicenza

Il Palakiss di Vicenza è ancora in procinto di essere abbattuto. L’opera situata in Via dell’Oreficeria, dovrebbe scomparire a seguito di quanto previsto nel progetto definitivo del secondo lotto per l’Alta velocità ferroviaria denominato “Attraversamento Vicenza”.

Sulla vicenda interviene oggi il Gruppo Misto del Consiglio comunale di Vicenza, polemizzando con il sindaco Francesco Rucco che, oltre che in passato, si dice anche oggi contrario all’abbattimento pur se questo – come è noto – potrebbe comportare il sacrificio di una parte dell’area verde di villa Bonin.

I consiglieri del Gruppo Misto ricordano: “Un anno fa, a Ferragosto del 2021, polemizzavamo con il Sindaco sul suo rientro frettoloso dalle ferie, allo scopo di salvare il Palakiss. Chiedemmo perché delle Commissioni Territorio sulla Tav insabbiate, del silenzio assoluto sugli abbattimenti delle case, dell’acquiescenza totale al progetto Tav e allo scempio che avrebbe provocato, del mancato appoggio ad un progetto alternativo sul piatto da anni che tale scempio avrebbe potuto e potrebbe ancora evitare.

In particolare, sulla sua contrarietà all’abbattimento del Palakiss, il Sindaco rispose: ‘Per un voto unanime del Consiglio Comunale, per senso di responsabilità. Poi deciderà Rfi. Ultima parola allo Stato e a Rfi perché è un’opera dello Stato”.

Ecco come stanno le cose per il Gruppo Misto a un anno di distanza: “Il Sindaco, per il solo Palakiss, non si rimette per niente alle decisioni di Rfi. Depositato nei giorni scorsi il progetto definitivo che conferma l’abbattimento, il sindaco Francesco Rucco non intende gettare la spugna senza un ultimo tentativo.

Già a fine 2021, in Consiglio comunale, Rucco aveva chiarito che la richiesta di modificare il progetto della Tav per salvare la struttura era stata presentata ‘in linea con le prescrizioni che sono state votate dal Consiglio comunale nel 2017‘, ricordando che ‘c’è un forte interesse di Ieg nei confronti di quel sito. La società ha bisogno di spazi per l’espansione, sia dal punto di vista tecnologico che strumentale. Il Palakiss dunque tornerebbe utile’.

Il Palakiss – prosegue il Gruppo Misto – rappresenta comunque solo uno degli abbattimenti previsti dal definitivo che sarebbero lievitati a circa un centinaio. Ebbene, un Sindaco che avesse a cuore le sorti dei suoi cittadini si sarebbe scagliato contro i cento abbattimenti di case, contro l’impianto di betonaggio che verrà installato nel quartiere dei Ferrovieri e contro l’impatto che un simile impianto di cemento avrà nell’area verde dietro il parco giochi per i bambini.

Invece l’unico interesse da tutelare per il Sindaco Rucco, e non da oggi, è il Palakiss, struttura strategica per lo sviluppo della zona Fieristica.

Comprendiamo anche noi che vi siano importanti interessi economici da difendere, anche alla luce della ripresa del mercato, in particolare del settore orafo, di così vitale importanza per la città. Non capiamo però perché il nostro Sindaco non difenda con lo stesso impeto e con lo stesso impegno le famiglie che si vedranno demolire le loro case con il loro vissuto.

Perchè non si schieri contro un impianto di betonaggio che devasterà il quartiere dei Ferrovieri con ulteriore traffico, esalazioni ed inquinamento ambientale. Nemmeno una parola dal Sindaco per i bambini che vedranno installato il nuovo impianto proprio dietro il loro parco giochi.

Un Sindaco che non si batte per i suoi cittadini ma pensa unicamente a rimuovere gli assessori trasparenti, a tutelare solo Ieg, ad approvare varianti urbanistiche discutibili, a chiudere un ponte senza rispondere ai Consiglieri Comunali che chiedono verifiche e sopralluoghi, è un Sindaco che non è in diretto contatto con i suoi cittadini e non ne tutela gli interessi. E che, dopo tutte le polemiche suscitate, i polveroni che le sue azioni ogni volta sollevano, a questo punto dovrebbe fare un unico ulteriore passo: dare le proprie dimissioni”.