Una “carta di guerra” inaugura la riapertura degli incontri culturali di Palazzo Cordellina. Giovedì 25 giugno alle 18, a Palazzo Cordellina, la Biblioteca Bertoliana, in collaborazione con la Fondazione Benetton studi e ricerche di Treviso e con l’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza (Oappc), organizza un incontro sulla Kriegskarte, la grande topografia austriaca realizzata durante le guerre napoleoniche, tra il 1798 e il 1805, sotto la direzione del generale Anton von Zach.
Massimo Rossi, responsabile della cartoteca della Fondazione Benetton e membro del comitato scientifico della Biblioteca Bertoliana nell’area tematica delle mappe e cartografia, condurrà l’incontro su “La geografia storica per lo studio del paesaggio: i topografi della Kriegskarte nel territorio vicentino”, che sarà introdotto da Chiara Visentin, presidente della Biblioteca Bertoliana, Simone Matteazzi, vicepresidente Oappc della Provincia di Vicenza, e Sophia Los, responsabile Commissione Cultura Oappc della Provincia di Vicenza.
“La Bertoliana ritorna ad occuparsi di eventi culturali per la città” – queste le parole di Chiara Visentin, presidente della Bertoliana -. Riapre quelle porte chiuse e quelle sale per l’incontro dopo tanti mesi di attesa. La scelta dell’evento, con presenza di pubblico, per ripartire con gli incontri è quanto mai appropriata: la lettura del contesto a noi più prossimo, un’attenzione verso i nostri territori e la loro identità per aiutarci a valorizzarli soprattutto per il futuro: conoscere la loro storia significa infatti comprenderne il presente e, di conseguenza, difendere e costruire la loro sostenibilità futura. Oltre a ciò è da aggiungere la grande fascinazione divulgativa, ma anche estetica, di questa enorme mappa che sorprenderà il pubblico, ne sono certa”.
“Occuparsi di paesaggio – sottolinea Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton – come fa da trent’anni la Fondazione Benetton studi e ricerche, significa prima di tutto conoscere i luoghi e la loro storia, con il sedimento di trasformazioni che nel tempo si accumula, portando all’esito visibile dall’osservatore. Serve dunque indagare la complessa stratificazione di eventi e trasformazioni che hanno determinato l’emergere di certe caratteristiche e la contestuale perdita di tratti di caratteri originali. Da qui nasce l’attenzione per la cartografia storica, elemento imprescindibile per cogliere la complessità delle trasformazioni nel corso del tempo: la Kriegskarte rappresenta un importante esempio di quante informazioni utili e attuali possano scaturire dalla lettura di un documento cartografico analogico e datato quanto ricco di informazioni per leggere e comprendere oggi la natura di un luogo”.
“L’occasione di conoscere uno dei documenti fondamentali sui quali si basa la progettazione del territorio – evidenziano Simone Matteazzi, vice presidente dell’Ordine degli architetti, e Sophia Los, responsabile Commissione cultura Oappc della Provincia di Vicenza – riapre un tema che è molto importante per l’Ordine degli architetti e che riguarda il valore della pianificazione territoriale. La pianificazione territoriale negli ultimi anni è stata spesso messa da parte promuovendo una politica di leggi derogative che in qualche modo erano tese al superamento di norme stringenti e difficilmente applicabili. Questo ha creato un grande fraintendimento sul valore del progetto urbanistico e sulla necessità di avere una visione dello sviluppo del territorio che prescindesse dai tempi delle amministrazioni. Analizzare oggi un documento storico come la mappa vuol dire comprendere i contenuti di un piano urbanistico che si occupa di estendere la ricerca progettuale e di fornire strumenti a chi poi interviene in progetti a scala minore. La cultura attuale, tramite utilizzo di dispositivi di orientamento come il navigatore satellitare e la moltiplicazione di arterie di traffico perimetrali ai centri, ricche di svincoli e rotatorie, influisce sulla percezione dello spazio e di conseguenza sulla sua progettazione. Il disegno latente del territorio diviene sempre meno leggibile, assieme alla capacità di leggere la stratificazione di segni che formano il paesaggio, e che rischiano di essere cancellati. Vedere e progettare sono entrambe azioni critiche”.
La Kriegskarte rappresenta la prima carta geodetica di una parte dei territori della ex Repubblica di Venezia ricostituiti sotto il nome di Ducato di Venezia. Conservata in originale nel Kriegsarchiv di Vienna, questa “carta di guerra” restituisce i paesaggi veneti e friulani, da Verona all’Isonzo e dalla Carinzia al Po. La fortuna editoriale di quest’opera conferma l’importanza della geografia storica, non solo per verificare le radicali modificazioni ambientali e territoriali avvenute nell’arco di due secoli, ma soprattutto per comprendere le capacità culturali dei topografi militari nel ritrarre i luoghi con tecnologie lente, ma sorprendentemente coinvolgenti se confrontate con i prodotti cartografici attuali. Nell’incontro alla Bertoliana verranno in particolare indagati i contesti territoriali del Vicentino e limitrofi, analizzando quanto il nostro territorio sia cambiato, quali invece siano le costanti e dove si possa leggere il paesaggio come identitario.
La partecipazione all’incontro è valida per l’acquisizione di due crediti formativi professionali per architetti Oappc della Provincia di Vicenza.
Per le iscrizioni consultare il link http://corsi.ordinearchitetti.vi.it.
L’ingresso all’evento è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili (76).
Per informazioni: 0444 578203 – consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it