Palazzo Thiene, entro metà maggio si vota l’acquisto in consiglio comunale

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Da sinistra, Varrica, Citra, Rucco, Zocca e Siotto

Un nuovo passo verso l’acquisizione di Palazzo Thiene, ex sede della Banca Popolare di Vicenza, è stato compiuto questa mattina dall’amministrazione comunale.

“La giunta – ha annunciato il sindaco Francesco Rucco – ha dato il via libera alla proposta di delibera che sarà votata dal consiglio comunale a metà maggio. Auspico un voto unanime, considerato che unanime è stata la richiesta di salvare quel palazzo, simbolo di Vicenza. La tappa successiva sarà definire le modalità di gestione insieme a tutti coloro che credono nel progetto di restituire Palazzo Thiene ai cittadini”.

La proposta di delibera, elaborata dagli uffici dell’assessore al bilancio Marco Zocca, con tutti i passaggi dell’operazione di acquisizione, sarà esaminata in commissione bilancio il 3 maggio ed eventualmente il 10 maggio, per approdare in consiglio comunale probabilmente il 13 maggio.

La cifra definita per l’acquisto del palazzo, comprensiva delle imposte di legge esclusa l’Iva, ammonta complessivamente a 4.472.200 euro.

“Il mantenimento dell’equilibrio finanziario del bilancio 2021 – sintetizza l’assessore Marco Zocca – è garantito da una manovra che prevede l’accensione di un mutuo da 4 milioni e mezzo di euro per 30 anni a un tasso fisso dell’1,4%.La rata annua di ammortamento sarà pari a 190 mila euro. Poiché nel 2020 abbiamo estinto mutui per 2 milioni,di euro, riducendo la rata annua di 211 mila euro, abbiamo addirittura un “risparmio” di 21 mila euro all’anno”.

La delibera si occupa anche delle notevoli collezioni artistiche che si trovano a Palazzo Thiene: il ragioniere capo Mauro Bellesia e il direttore del servizio attività culturali e museali Mauro Passarin vengono delegati a definire con la proprietà Immobiliare Stampa e il liquidatore fallimentare della Banca Popolare l’inventario delle opere museali presenti nel palazzo e vincolate a rimanervi. Tale inventario sarà allegato all’atto di rogito.

L’annuncio del via libera alla delibera è stata anche l’occasione per commentare la perizia eseguita a tempi di record dall’agenzia delle entrate.

“L’amministrazione ringrazia il direttore di Vicenza Giuseppe Citro, l’architetto Silvana Varrica e l’intero staff regionale e centrale – ha detto il sindaco – per il dettagliato lavoro svolto in tempi davvero rapidi. Questa non è un’operazione speculativa, ma la perizia di 7 milioni e 430 mila euro prodotta dall’agenzia delle entrate, nettamente superiore alla nostra offerta di 4,3 milioni di euro, ci conforta anche sulla convenienza economica della nostra azione”.

Come ha ricordato l’assessore Zocca, la perizia dei tecnici dell’agenzia delle entrate ha seguito il metodo comparativo, confrontando i dati di cinque palazzi limitrofi, simili per localizzazione, stato, importanza e destinazione, venduti tra il 2014 e il 2020.

La delibera, infine, rinvia a un successivo provvedimento la definizione delle modalità di gestione dell’immobile, precisando che dovrà in ogni caso esserne garantita la massima fruibilità pubblica, in considerazione dell’elevato valore storico, artistico, culturale e identitario per la comunità vicentina.