Tra una baruffa e l’altra (il caso Dotto e lo spacchettamento di Aim) nessuno o quasi si è occupato della risposta del sindaco Francesco Rucco sulle prospettive di Vicenza di poter fruire in qualche modo di palazzo Thiene, che, dopo la messa in liquidazione della fu Banca Popolare di Vicenza, è passato tramite la vendita da parte di Immobiliare stampa, la cassaforte del patrimonio immobile della BPVi, al fondo Bain Capital.
Rucco nel suo intervento di martedì 3 dicembre in Consiglio comunale, di cui vi proponiamo qui il video integrale, ha, intanto, ribadito che permane il vincolo delle Belle Arti, per cui palazzo Thiene non potrà essere “separato” dai capolavori che custodisce e che dai primi contatti avuto col Mibact, il cui titolare è Franceschini, rimane anche attivo il diritto di prelazione.
Tale diritto dell’ente pubblico sarà esercitabile all’atto della eventuale vendita dei singoli immobili da parte di Bain Capital, con cui il Comune di Vicenza ha anche iniziato un approccio esplorativo anche se, per l’eventuale operazione di acquisto e destinazione alla fruizione da parte della città, non è ipotizzabile un coinvolgimento della regione Veneto, già economicamente impegnata sul fronte della fondazione del Teatro Comunale di Vicenza.