Palestina, FGC: contestazioni contro sedi dei giornali e delle tv: «dite la verità»

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Cartelli su informazione corretta su Palestina affissi sulle sedi dei media tra cui Repubblica, LA7, Corriere della Sera, Messaggero e RAI
Cartelli su informazione corretta su Palestina affissi sulle sedi dei media tra cui Repubblica, LA7, Corriere della Sera, Messaggero e RAI

Non è una guerra, è un massacro”, “Basta disinformazione”, sono alcuni degli slogan comparsi questa mattina presso le sedi a Roma delle principali testate giornalistiche e emittenti televisive nazionali. “3097 bambini palestinesi uccisi tra il 2000 e il 2019”, “più di 7000 i minori arrestati dalle autorità israeliane dal 2015”, queste le informazioni riportate sui numerosi cartelli affissi sulle sedi di Repubblica, LA7, Corriere della Sera, Messaggero e RAI.

L’azione è stata rivendicata nella nota che pubblichiamo dai militanti del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), del Fronte Comunista (FC) e del Collettivo Militant: «I media stanno costruendo una narrazione totalmente distorta di ciò che sta accadendo in Palestina. Si continua a parlare di un conflitto tra due parti, ma che guerra è quella in cui la quasi totalità dei morti sta tutta da una parte? Israele sta compiendo un massacro, che fa seguito alle provocazioni degli sfratti delle famiglie palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme Est, con cui è stato volutamente ricercato lo scontro armato con le forze palestinesi. L’obiettivo di Israele, nella prima “Nakba” sotto l’amministrazione Biden negli USA, è ribadire al mondo che non hanno intenzione di tornare indietro sui “regali” di Trump, come il riconoscimento della capitale a Gerusalemme. I media dovrebbero dire la verità, invece accade che le manifestazioni di decine di migliaia di persone scese in piazza in solidarietà alla Palestina in tutta Italia vengono ridotti al silenzio, mentre c’è chi ha il coraggio di dire “Israele è sotto attacco”. Gramsci diceva che in guerra la prima a morire è la verità, ma qui è davvero troppo».