Questa mattina ha destato rabbia e sbigottimento la notizia della donna palpeggiata in strada a Vicenza da parte di un 24enne del Gambia. A peggiorare il tutto, il fatto che il giovane avesse dato segni di instabilità durante tutto il giorno, poi culminato con la violenza perpetrata a sera contro una donna.
Il responsabile è stato arrestato immediatamente ed è accusato di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale, come raccontato in un nostro articolo questa mattina (leggi qui). Il gambiano aveva inoltre molestato alcuni studenti fuori da una scuola di Vicenza e ora è in procinto di essere espulso dall’Italia su provvedimento della questura berica.
Ma l’episodio più grave del senza fissa dimora resta senza dubbio quello raccontato oggi dagli uffici di Viale Mazzini “Ad intercettarlo, poco dopo le 22 – è stato scritto in una nota -, le pattuglie della sezione volanti della Questura. Queste, inviate dalla centrale operativa nei pressi di Via Bonollo, hanno proceduto a raccogliere le dichiarazioni di una donna che, poco prima, era stata ripetutamente molestata e palpeggiata in strada da un uomo presumibilmente straniero”.
“Serve il pugno di ferro, è inaccettabile”, è sbottato il vicesindaco di Vicenza, Matteo Celebron. “La notizia di quanto avvenuto nelle scorse ore in città – ha detto – dimostra che serve intervenire in modo fermo contrastando con durezza i soggetti che si macchiano di reati così gravi. Per troppi anni ha prevalso il buonismo. Servono norme chiare in materia di sicurezza.
Quanto emerso in queste ore – prosegue – disegna un quadro fin troppo chiaro rispetto alle problematiche che quotidianamente le amministrazioni locali sono costrette ad affrontare. La non gestione dei flussi migratori e le politiche delle porte aperte hanno portato nelle nostre città persone che non dovrebbero starci.
Fa ancora più rabbrividire se pensiamo che il soggetto poi posto in arresto sembra, dai primi racconti, essersi avvicinato anche ad un minorenne che si stava recando a scuola. Chiediamo con forza al Governo di cambiare le norme, che troppo spesso oggi tutelano chi delinque, mettendo con spalle al muro Polizia e amministrazioni locali.
La sicurezza dei cittadini – conclude Celebron – è un bene comune, deve essere garantita e tutelata. Le persone, donne uomini e bambini, devono essere liberi di girare nelle città, non possono essere ostaggio di politiche buoniste che causano pericolo e insicurezza”.