Pandora Papers dopo i Panama Papers, la rivelazione dei tesori offshore di politici e vip tra mito e futuro

491
Politici e vip nei Pandora Papers (immagine l’Espresso)
Politici e vip nei Pandora Papers (immagine l’Espresso)

Il 3 ottobre il “vaso di Pandora” è stato scoperchiato: i Pandora Papers che hanno sconvolto il mondo, facendo tremare alcuni degli uomini più ricchi e influenti sulla terra. Si tratta della fuga di quasi 12 milioni di documenti riservati che hanno rivelato ricchezze nascoste, evasione fiscale e, in alcuni casi, riciclaggio di denaro.

L’inchiesta è il risultato del lavoro di 600 giornalisti dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) che hanno cercato per mesi tra i file trasmessi da una fonte anonima. Il fine degli evasori era in breve pagare meno tasse rispetto a quelle che avrebbero pagato nei paesi dove abitualmente vivono o lavorano attraverso la creazione di società offshore nei cosiddetti “paradisi fiscali”.

I primi articoli sulla base dei Pandora Papers sono stati pubblicati su svariate testate di 117 paesi, come BBC News nel Regno unito, Washington Post negli Stati Uniti, Le Monde in Francia, El País in Spagna e l’Espresso in Italia (sua l’immagine in copertina, ndr). Sullo sfondo riecheggia l’analoga vicenda dei “Panama Papers” risalente a cinque anni fa, che aveva reso pubbliche informazioni riguardanti patrimoni conservati nelle società offshore di Panama e non solo. Nomi e cognomi di personaggi famosi hanno così riempito le pagine dei giornali: da Shakira al Re di Giordania, da Tony Blair a Julio Iglesias e Claudia Shiffer. Tra questi anche leader europei come il premier ceco Andrej Babis, l’ex ministro e commissario della Commissione europea John Dall e il ministro olandese dell’Economia Wopke Hoekstra, uno dei falchi del rigore finanziario in Europa.

Lo scandalo è arrivato fino a Strasburgo, dove al Parlamento europeo è intervenuto il Commissario all’economia Paolo Gentiloni. Gentiloni ha annunciato che la Commissione europea “presenterà prima della fine dell’anno una proposta legislativa per poter affrontare l’utilizzo abusivo per scopi fiscali delle imprese e compagnie di comodo“. Dopo questo scandalo si riapre così anche il dibattito sull’ipotesi di una “Unione fiscale europea”.

Se il mito di Prometeo narra di una giovane fanciulla, Pandora, che spinta dalla curiosità aprì un vaso che avrebbe dovuto solo custodire facendone scaturire tutti i mali del mondo, il vaso scoperchiato in Europa fa fuoriuscire per alcuni un segreto di pulcinella, per altri – tra cui Gentiloni stesso – “un impulso positivo per i decisori politici”. Il mito racconta anche, però, che sul fondo del misterioso vaso rimase solo la speranza che uscì per ultima per alleviare le lacrime e la sofferenza dei mali.
La speranza che qualcosa cambi, anche in questo caso, resiste.