Panetthòn 2018: è il veronese Saporè il miglior panettone del Veneto, sul podio i vicentini Olivieri 1882 di Arzignano e Il Chiosco di Lonigo

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Si è chiusa oggi, domenica 2 dicembre, da Osterie Meccaniche ad Abano Terme l’edizione 2018 di Panetthòn che ha incoronato il panettone di Saporè di San Martino Buon Albergo (VR). Sul podio al secondo e terzo posto due pasticcerie della provincia di Vicenza: Olivieri 1882 di Arzignano e Il Chiosco di Lonigo. Saporè di San Martino Buon Albergo (VR), Il Chiosco di Lonigo (VI) e pasticceria Olivieri 1822 di Arzignano (VI) si erano guadagnati il podio già nella semifinale locale del 27 novembre a I Tigli a San Bonifacio e si sono confermati in cima alla classifica nel corso dell’evento finale. A votare il migliore panettone del Veneto una giuria tecnica composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia ma anche il pubblico, chiamato ad esprimere un giudizio alla cieca.


Ecco gli altri partecipanti: pasticceria Marisa di Arsego di San Giorgio delle Pertiche (PD), pasticceria Celso di Padova e ristorante Val Pomaro di Arquà Petrarca (PD) si erano qualificati nel corso della seconda serata il 28 novembre da Osterie Moderne a Campodarsego; Battistuzzi di Conegliano (TV), pasticceria Centeleghe di Farra D’Alpago (BL) e la pizzeria Rocca d’Asolo di San Vito di Altivole (TV) si erano guadagnati la finale il 29 novembre da Ezio ad Alano di Piave; l’Osteria Zero di Zero Branco (TV), la pasticceria Fabris di Fontanelle (TV) e la pasticceria Max di Treviso erano stati decretati i migliori della semifinale del 30 novembre al Perché a Roncade.
Panetthòn è una sfida solidale fra i migliori panettoni artigianali del Veneto. Quelli prodotti senza additivi l’emulsionante E471 e con materie prime di alta qualità. Panettoni “classici”, con uvetta e canditi, che hanno una durata limitata ma che in cambio presentano una bontà senza paragoni. L’etichetta “solidale” definisce le finalità benefiche del concorso, il cui ricavato sarà destinato a due progetti: all'”Amici di Adamitullo” dell’omonima Onlus creata da Don Cesare Bullo che in Etiopia garantisce il sostegno ad attività scolastiche ed educative rivolte alle comunità locali, e all’associazione Co-Meta di Padova che da qualche anno sostiene attività di cooperazione sociale rivolte ai bambini in Burkina Faso.

Panetthòn è l’evoluzione di un’iniziativa ideata nove anni fa da Daniele Gaudioso, medico oculista, giornalista gourmet e collaboratore della guida ristoranti del Gambero Rosso. Un’iniziativa che per anni Gaudioso ha organizzato tra le mura domestiche. La crescita di interesse del concorso già lo scorso anno ha indotto gli organizzatori (Gaudioso e alcuni suoi amici: i giornalisti Paolo Brinis e Renato Malaman, oltre al consulente gastronomico Federico Menetto) a proporre l’iniziativa in un ristorante. Dall’anno scorso il grande salto: la sfida è diventata regionale.
Ampia la partecipazione del pubblico all’evento che oltre ad aver espresso una preferenza sui 12 panettoni degustati, acquistando il biglietto di ingresso ha contribuito a sostenere il progetto “Amici di Adamitullo” dell’omonima ONLUS.

 

 

Nota di sabato 1° dicembre 

Panetthòn 2018: i 12 migliori panettoni del Veneto che partecipano alla finale

Si sono chiuse sabato sera 1° dicembre al Perché di Roncade le quattro semifinali dell’edizione 2018 di Panetthòn durante le quali la giuria tecnica ha degustato e selezionato i 12 migliori panettoni del Veneto. Saporè di San Martino Buon Albergo (VR), Il Chiosco di Lonigo (VI) e pasticceria Olivieri 1822 di Arzignano (VI) sono arrivati sul podio alla prima semifinale del 27 novembre a I Tigli a San Bonifacio; pasticceria Marisa di Arsego di San Giorgio delle Pertiche (PD), pasticceria Celso di Padova e ristorante Val Pomaro di Arquà Petrarca (PD) si sono qualificati nel corso della seconda serata il 28 novembre da Osterie Moderne a Campodarsego.

Battistuzzi di Conegliano (TV), pasticceria Centeleghe di Farra D’Alpago (BL) e la pizzeria Rocca d’Asolo di San Vito di Altivole (TV) si sono guadagnati la finale il 29 novembre da Ezio ad Alano di Piave; l’Osteria Zero di Zero Branco (TV), la pasticceria Fabris di Fontanelle (TV) e la pasticceria Max di Treviso sono stati i migliori della semifinale di ieri sera al Perché a Roncade.

Panetthòn è una sfida solidale fra i migliori panettoni artigianali del Veneto. Quelli prodotti senza additivi l’emulsionante E471 e con materie prime di alta qualità. Panettoni “classici”, con uvetta e canditi, che hanno una durata limitata ma che in cambio presentano una bontà senza paragoni. L’etichetta “solidale” definisce le finalità benefiche del concorso, il cui ricavato sarà destinato a due progetti: all'”Amici di Adamitullo” dell’omonima Onlus creata da Don Cesare Bullo che in Etiopia garantisce il sostegno ad attività scolastiche ed educative rivolte alle comunità locali, e all’associazione Co-Meta di Padova che da qualche anno sostiene attività di cooperazione sociale rivolte ai bambini in Burkina Faso.
Panetthòn è l’evoluzione di un’iniziativa ideata nove anni fa da Daniele Gaudioso, medico oculista, giornalista gourmet e collaboratore della guida ristoranti del Gambero Rosso. Un’iniziativa che per anni Gaudioso ha organizzato tra le mura domestiche. La crescita di interesse del concorso già lo scorso anno ha indotto gli organizzatori (Gaudioso e alcuni suoi amici: i giornalisti Paolo Brinis e Renato Malaman, oltre al consulente gastronomico Federico Menetto) a proporre l’iniziativa in un ristorante. Dall’anno scorso il grande salto: la sfida è diventata regionale.

Quattro le serate che hanno portato alla selezione dei 12 panettoni che parteciperanno domenica 2 dicembre alla finale nel nuovo Risto-Pizza OM Osterie Meccaniche di Abano Terme. La prima semifinale si è tenuta ai Tigli di San Bonifacio (Vr), alla corte di Simone Padoan, il 27 novembre dove sono stati messi a confronto i migliori panettoni vicentini e veronesi; la seconda si è tenuta il 28 novembre al ristorante Osterie Moderne di Padova ove i panettoni partecipanti erano di Padova e Rovigo; il 29 novembre Panetthòn è stato – in occasione della terza tappa – per la prima volta di scena nel bellunese, alla Pizzeria da Ezio di Alano di Piave, del celebrato pizzaiolo-gourmet Denis Lovatel, dove sono stati valutati i panettoni presentati da pasticceri delle province di Belluno e Treviso. Ieri sera, 30 novembre, si è svolta la quarta e ultima “eliminatoria” al ristorante Perché di Roncade (Treviso) – altro locale fedelissimo dell’evento – dove sono stati degustati i panettoni provenienti dai laboratori artigianali delle province di Treviso e Venezia.
La finale è in programma stasera domenica 2 dicembre alle Osterie Meccaniche di Abano della famiglia Legnaro, e decreterà il miglior panettone artigianale del Veneto. Ovvero preparato senza utilizzare mono e di gliceridi degli acidi grassi, quelli classificati come E471.
Durante le serate di qualificazione a decretare i panettoni più meritevoli è stata una giuria tecnica di giornalisti ed esperti del settore. Il giudizio del pubblico, durante la finale, avrà il suo peso nel verdetto conclusivo.
La manifestazione è sostenuta anche dal Consorzio Vini di Arcole (Verona) e dall’agenzia di marketing IDEA Food & Beverage con sede a Padova e Milano.