“Paola Egonu è italiana, veneta, padovana. Ho proposto al Presidente del Consiglio regionale di invitarla a palazzo Ferro Fini, sede dell’istituzione che rappresenta tutti i cittadini veneti. Questa campionessa merita tutta la nostra riconoscenza”.
Così Erika Baldin, Capogruppo del Movimento 5 Stelle e Consigliere segretario dell’Assemblea legislativa veneta, a margine della seduta odierna dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
“Nessuno spazio a equivoci o ambiguità – aggiunge Baldin -. Il Veneto dice no al razzismo ed è fondamentale che dalle istituzioni arrivino segnali chiari. Per questo a Paola Egonu deve arrivare l’abbraccio di tutta la comunità veneta, la sua comunità, rappresentata nel Consiglio regionale”.
Paola Ogechi Egonu è una pallavolista italiana, gioca nella nazionale italiana e, attualmente, in Turchia nella formazione femminile del VakıfBank. È nata a Cittadella nel 1998 e, recentemente, si è discusso molto delle offese razziste, le ennesime, indirizzate a lei sui social. Parole che hanno fatto saltare il tappo emotivo bella giovane atleta italiana e che hanno dispiegato il loro effetto sul campo.
Ovvero in occasione della finale valida per il terzo e quarto posto ai Mondiali 2022 di Pallavolo femminile, disputatasi alla Apeldoorn Arena, nei Paesi Bassi, contro gli Usa. finale tra l’altro vinta, per 3 a 0 con conseguente medaglia di bronzo.
Al termine dell’incontro la pallavolista veneta è esplosa in lacrime, causate appunto dagli insulti razzisti mossi nei suoi confronti. In particolare sulla opportunità o meno che possa essere considerata italiana. “Sono stanca, vorrei prendermi una pausa. Non so se continuerò con la Nazionale, ma c’è tempo per pensarci”, ha poi detto la Egonu dopo che in un primo momento aveva fatto intendere una sua intenzione di lasciare i colori azzurri.