
Pubblichiamo l’emozionante intervento del presidente del consiglio comunale di Vicenza Massimiliano Zaramella sulla scomparsa di Papa Francesco.

Nel Marzo 2023, parlando ai giovani impegnati in un percorso di formazione socio-politica (Progetto Policoro), Papa Francesco disse:
“La vostra preoccupazione non sia il consenso elettorale né il successo personale, ma coinvolgere le persone, generare imprenditorialità, far fiorire sogni, far sentire la bellezza di appartenere a una comunità. La partecipazione è il balsamo sulle ferite della democrazia. Vi invito a dare il vostro contributo, a partecipare e a invitare i vostri coetanei a farlo, farlo sempre con il fine e lo stile del servizio. Il politico è un servitore”.
L’amministrazione che cura l’interesse del popolo.
Parlare di Papa Francesco, a pochi giorni dalla sua morte, è una responsabilità che sento di assumermi solo come persona, come singolo individuo, la grandezza di alcune persone dovrebbe imporre il rispetto della sobrietà e del silenzio, soprattutto quando si riveste un ruolo istituzionale.
Un rispetto dovuto a Papa Francesco ma anche a tutte le persone che vogliono vivere intimamente queste giornate, evitando così di pronunciare parole che possano apparire inadeguate, inopportune, fuori luogo, andando magari a toccare la sensibilità individuale o il ricordo del Santo Padre.
Mi limito quindi a raccontarvi le mie emozioni pensando a Papa Francesco: di lui mi ha sempre colpito l’umanità, intesa come la capacità di farlo sentire veramente umano, uomo tra gli uomini, lo abbiamo visto ridere, cantare, ballare, commuoversi, vergognarsi, arrabbiarsi, lo abbiamo visto con i piedi nel fango e con le mani impolverate.
Penso che abbia dato la possibilità a chiunque di non sentirsi indegno della sua attenzione, della sua vicinanza, di una sua parola; di non essersi mai posto come un giudice pur avendo preso anche posizioni forti ed usato parole coraggiosamente chiare.
Voleva che nessuno di noi si sentisse solo e mi auguro che abbia sentito la vicinanza di tanti di noi.
Ecco, solo questo mi sento di dire oggi, in questa sala, prima del commosso minuto di silenzio in suo ricordo.