![Cyber espionage (immagine realizzata con AI) Paragon](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2025/02/Cyber-espionage-immagine-realizzata-con-AI-e1738942006528-696x523.webp)
Risale al 31 gennaio, quando Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it, ha reso noto di essere stato oggetto di una recente attività di spionaggio, l’inizio del caso Paragon, che nel frattempo ha interrotto ogni rapporto contrattuale con l’Italia in cui avrebbe due clienti che sarebbero vicini al governo, in particolare un’agenzia di polizia e un’organizzazione di intelligence. Cancellato aveva ricevuto un messaggio da parte di Meta – società proprietaria di Whatsapp – che lo avvisava della recente intrusione sul suo dispositivo mobile, ad opera di uno spyware che poi è stato identificato come Graphite, di proprietà di Paragon solutions, una società israeliana acquistata pochi mesi fa per 900 milioni da un fondo americano.
L’avviso di Meta e i ricercatori canadesi
Il messaggio di Meta, particolarmente inquietante, riportava queste parole “a dicembre abbiamo interrotto le attività di spyware di una società che riteniamo abbia attaccato il tuo dispositivo, ti consigliamo di cambiarlo in quanto anche un ripristino delle impostazioni di fabbrica del tuo telefono può non essere in grado di rimuoverlo. Se sei un giornalista o un membro della società civile, contatta i ricercatori del Citizen Lab dell’Università di Toronto”. Il team canadese di ricercatori del Citizen Lab, che collabora con Meta proprio per individuare l’utilizzo di Spyware nei suoi sistemi, ha individuato 90 soggetti in 14 Paesi europei – tra cui Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia, che sono stati oggetto di spionaggio.
Quali sono le vittime dei clienti italiani di Paragon
Come Francesco Cancellato anche altri sono risultati vittime di Paragon. Tra questi l’ex attivista no global e fondatore di Mediterranea Saving Humans Luca Casarini. Ma la lista di vittime tra le fila di Mediterranea non si ferma a Casarini, La Stampa ha infatti reso noto che anche Beppe Caccia, armatore della nave, è tra le vittime, insieme almeno ad un’altra persona della Ong, forse due. Un altro nome tra quelli circolati è Husam El Gomati, un cittadino libico residente in Svezia che negli anni ha pesantemente denunciato la relazione tra l’Italia e il suo Paese, che prevede il finanziamento da parte dello Stato italiano di centri di detenzione di migranti in Libia. Questi centri sono stati oggetto di indagine nel 2020 da parte dell’Unhcr, l’agenzia Onu per la tutela dei rifugiati, che ha evidenziato “prove schiaccianti” a sostegno di casi di tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti, arrivando a ipotizzare per “ragionevoli motivi” la presenza di crimini contro l’umanità.
Se vengono spiati giornalisti e attivisti
Il quadro che è stato dipinto in queste ore è particolarmente preoccupante, con vari attivisti e giornalisti “sgraditi” (?) al governo messi sotto controllo da enti di tipo governativo. L’esecutivo ha negato qualsiasi coinvolgimento dei servizi segreti in queste attività, affermando che l’intelligence nazionale non ha nulla a che fare con il controllo perpetrato ai danni di Cancellato, Casarini, Caccia e altri 4 italiani.
Peccato che Paragon venda Graphite, un software con un livello di intrusione di tipo militare, soltanto a governi democratici e alleati degli Stati Uniti per indagini su reati gravi, quali terrorismo e mafia. Secondo quanto riportato da Repubblica, la Polizia ha utilizzato legittimamente un captatore informatico israeliano per alcune indagini. Quindi la domanda fondamentale è se Graphite sia stato effettivamente utilizzato dalle procure per delle indagini ufficiali, violando i termini contrattuali di Paragon, o se queste operazioni siano state portate avanti fuori dalle regole e dal controllo governativo. In entrambi i casi, resta da capire chi ha dato l’ordine di mettere sotto sorveglianza attivisti e giornalisti scomodi al governo.