Paralimpiadi di Parigi, messaggio di Zaia: “Tifo e affetto per tutti, ma per primi ai nostri 19 veneti”

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luca zaia autonomia Paralimpiadi di Parigi

 “Ci siamo, stanno per partire le Paralimpiadi di Parigi 2024. Sono la sublimazione dello sport, della gioia di vivere, della reazione alle avversità della vita, di una preparazione tecnica e fisica assolutamente paragonabile a quella degli atleti normodotati. Seguiremo questi ragazzi, veri campioni, con la passione e l’affetto che abbiamo riservato agli azzurri che hanno appena concluso la loro avventura olimpica. Seguiremo e sosterremo ancora di più la pattuglia dei 19 atleti veneti, che promettono spettacolo e medaglie. A tutti va il più forte in bocca al lupo da tutto il Veneto e da tutti i veneti”.

Così, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, guarda all’apertura dell Paralimpiadi 2024 di Parigi, attesa per mercoledì.

“Mi auguro – aggiunge Zaia – che potremo gioire come a Tokio quando ben 26 medaglie sulle 69 italiane sono state conquistate da veneti, quasi il 40% del totale. Le vittorie e le medaglie – prosegue – hanno un sapore particolare, ma nel caso delle Paralimpiadi esiste uno straordinario valore aggiunto, perché questi ragazzi mandano al mondo e ai loro coetanei un messaggio potente: di fronte alle difficoltà e alle sfortune della vita, non arrendersi mai, perché dopo la tempesta torna sempre il sole. Il loro sole splenderà su Parigi dove, il solo esserci, equivale a una medaglia, quella della vita”.

In chiave sportiva veneta, il Governatore si dice “orgoglioso” di quanto sa esprimere questa terra in termini di attività paralimpica.

“In Veneto lo sport paralimpico è una priorità – fa notare – e lo dimostra il vero e proprio boom registrato nell’ultimo ventennio: dalle 39 società e 900 atleti censiti nel 2005, oggi si contano ben 428 società e 2.500 atleti. A Tokio abbiamo vinto 26 medaglie sulle 69 conquistate dall’Italia, ma, oltre alle vittorie, il vero trionfo è il messaggio di inclusione che questi atleti riescono a trasmettere, giorno dopo giorno. Con il loro esempio, abbattono barriere e pregiudizi, dimostrando che lo sport è molto di più. Di più – conclude Zaia – ha tantissimi significati, tutti belli, positivi, coraggiosi. Di più sono anche le medaglie che tutti speriamo arrivino ai nostri veneti rispetto a Tokio. Comunque vada, però, grazie a questi campioni di vita e di sport”.