Parcheggi gratis nei weekend, Asproso: “costerà 282 mila euro alle casse pubbliche e incentiva l’utilizzo auto”

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park Cattaneo
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Sabato 12 settembre, d’intesa con AIM – è scritto in una Domanda di Attualità di Ciro Asproso per il prossimo Consiglio Comunale – è partita l’iniziativa del Comune di Vicenza a sostegno alle attività commerciali e turistiche che prevede la sosta gratuita nei sei parcheggi a sbarra del centro storico e l’ingresso libero in Basilica Palladiana e nei Musei Civici. Nel corso della conferenza stampa, il Sindaco si è detto soddisfatto di “questa importante operazione … che risulta rara nel panorama italiano”.

In effetti, è alquanto difficile capire il senso di questi provvedimenti estemporanei e, probabilmente, se in altre città non vengono adottati è perché sono inutili o addirittura controproducenti.

Naturalmente non mi riferisco all’apertura dei Musei, ma alla liberalizzazione della sosta, che costerà 282 mila euro alle casse pubbliche (poco importa se coperti da finanziamenti statali), oltre ai 28 mila euro a carico di AIM. Con la paradossale esclusione dei parcheggi d’interscambio.

Dunque, volendo semplificare, la strategia del Comune per rivitalizzare il centro storico si può riassumere in due mosse:

“Guerra ai Kebab” e “Incentivi all’utilizzo dell’auto privata”
Proprio un bell’esempio di programmazione per ripartire dopo il lockdown e dimostrare al mondo che abbiamo imparato la lezione impartitaci dal Covid-19. Peraltro, il provvedimento si protrarrà fino al 29 novembre (i commercianti hanno già chiesto di prorogarlo fino al 6 gennaio), ma dal 1° di ottobre scatteranno i blocchi per i veicoli più inquinanti, a causa del consueto peggioramento della qualità dell’aria nel periodo invernale.

Il sabato e la domenica i parcheggi sono sempre strapieni e sapere che sono anche gratis non farà che aumentare il loro potere attrattivo; nel frattempo i Bus girano vuoti e SVT denuncia un calo degli abbonamenti intorno al 45%. Se la situazione non fosse drammatica, verrebbe quasi da pensare ad una sceneggiatura di Ionesco, un maestro del teatro dell’assurdo.

Tutto ciò considerato si CHIEDE:

Perché ci si ostina ad agevolare l’auto privata quando c’è un gran bisogno di fornire incentivi al trasporto pubblico?
Perché non si è ancora attinto al Fondo di Solidarietà, che nelle intenzioni del Consiglio comunale dovrebbe sostenere la ripartenza di tutta la città e non solo di alcune categorie di privilegiati?
Perché non si utilizza una parte del Fondo per scontare gli abbonamenti del Bus e rendere gratuiti i parcheggi scambiatori?