Francesco Rucco – scrive nella nota che pubblichiamo Ciro Asproso neo consigliere comunale con Coalizione Civica per Vicenza – insiste nel voler asfaltare e cementificare anche il Parco della Pace e pur di soddisfare un puro capriccio ideologico si dice pronto ad annullare il bando di gara, infischiandosene del vincolo sulla destinazione d’uso dell’area e dei finanziamenti ad esso collegati. I 60 ettari del Parco rappresentano un prezioso polmone verde per l’assorbimento della CO2, per ridurre le isole di calore e per il drenaggio delle acque meteoriche.
Non capirne l’importanza significa disinteressarsi della salute dei cittadini e mancare ad una delle maggiori responsabilità che siano in capo ad un Sindaco
Il progetto che riguarda il futuro dell’area non è un’idea di Variati, ma il frutto di un lungo processo di condivisione che ha coinvolto cittadini e Istituzioni, e che si fonda sul rispetto dell’ambiente e sul riconoscimento della Pace come valore fondante della nostra comunità.
Con il Parco della Pace abbiamo sottratto a servitù militare un’ampia porzione di territorio per restituirla ai legittimi proprietari, ossia i vicentini. Tornare indietro su questa decisone significa riaprire una ferita mai rimarginata ed esporsi ad un lungo periodo di conflitti e instabilità.