Il Parco della Pace è un spazio pubblico al servizio della città e non uno ?scalpo ideologico? da esibire a maggior gloria del vincitore – scrive in una nota Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica – A febbraio dovrebbero partire i lavori al Parco della Pace e ancora stiamo a parlare di piste di atterraggio, di aree sportive e di strutture per la protezione civile, senza che il Consiglio comunale e la città siano mai stati coinvolti in un confronto dialettico costruttivo e ragionato.
I 60 ettari del Parco sono un polmone verde di grande importanza per l?ecosistema cittadino e per contrastare le isole di calore, ma in troppi tendono a dimenticare che a seguito dei lavori alla caserma Dal Din gran parte di quell?area è ora a rischio di allagamento. Infatti, i 2798 pali di fondazione, così come la rottura del complesso sistema di drenaggio delle acque meteoriche e risorgive (realizzato negli anni ?20 del secolo scorso) sono all?origine degli attuali problemi idrogeologici. Per non dire del collettore per lo scarico delle acque provenienti dalla Base, costruito in maniera non conforme a quanto prescritto dalla Valutazione d?Incidenza Ambientale.
Con queste premesse, si capisce bene che un?ipotetica pista in terra battuta finirebbe impaludata per gran parte dell?anno.
Senza nulla togliere agli Alpini e ai volontari della Protezione civile, il ?Tavolo della Partecipazione? – istituito con Delibera di Giunta nel 2013 e mai riconvocato da questa Amministrazione – ha al suo interno numerose personalità in grado di fornire un adeguato supporto tecnico in vista dell?inizio lavori.
Si mettano finalmente da parte gli inutili pregiudizi ideologici e si cominci a lavorare insieme con autentico spirito di servizio.