Parco della Pace, paradiso naturale o per… le auto? Toponomastica non è ancora ufficiale, mega Festival di Nicolai lo inaugura: “Scommessa vinta”

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Parcheggio Parco Pace
Parcheggio Parco Pace

Il mega Festival organizzato al Parco della Pace dall’assessore alle politiche giovanili e all’innovazione, Leonardo Nicolai, insieme ai 150 volontari dei sei festival estivi che si svolgono nella città di Vicenza, è stato un successo (qui il resoconto del Comune con tutti gli eventi e i numeri della manifestazione).

Una scommessa vinta”, ha raccontato l’assessore con voce un po’ ammaccata l’indomani dall’intensa tre giorni. “Due mesi fa quando l’ho proposto mi avevano preso per matto”. Eh sì, perché sembrava una chimera l’apertura del parco nell’area dell’ex aeroporto Dal Molin, divenuto comunale come compensazione dopo la costruzione dell’adiacente base militare americana Del Din, la seconda in città.

Un parco a cui però ufficialmente non è ancora stato assegnato un nome: all’ufficio toponomastica comunale non era mai stata presentata finora la denominazione Parco della Pace. E quindi per intitolarlo si dovranno aspettare i canonici dieci anni. La dicitura Parco della Pace intanto è comparsa però su striscioni e volantini per l’Hangar Palooza e vabbè si può chiudere un occhio. Ma in diversi hanno spalancato le pupille quando hanno visto l’afflusso di auto all’interno del parco, nonostante l’invito dell’amministrazione a recarsi in bicicletta. Biglietto a 5 euro e 300 posti nell’area parcheggio ricavata a due passi, sempre affollata, così come nei pressi di via Sant’Antonino.

“Abbiamo potuto conoscere anche le criticità del parco e siamo stati costretti a immaginare soluzioni nuove per la mobilità: ci siamo inventati un parcheggio”, spiega Nicolai che si toglie qualche sassolino sulle numerose polemiche sui social network per il costo del park e altre questioni: “Ho visto commenti ridicoli di ex assessori sul brunch vegano e non mi sembra che alla sagre qualcuno si lamenti delle auto”.

Infine la chiosa sulla completa mancanza delle rastrelliere per parcheggiare le biciclette, come segnalato da diversi cittadini impegnati a trovare un posto attorno alla recinzione all’esterno del parco, per fissarla con il lucchetto: “Ce ne sarebbero state alcune disponibili nella cantina del Comune – puntualizza – ma erano solo per trenta posti”.

Parco della Pace paradiso naturale

L’Hangar Festival è stata l’occasione anche per scoprire la parte naturale del parco, attraverso visite guidate a piedi e in bicicletta. “Mai vista un’area così ricca di insetti e animali, 17 tipi di libellule diverse, farfalle, uccelli di molteplici specie, poi lepri e una famiglia di caprioli. Un paradiso naturale alle porte della città”, ha raccontato con emozione Alessandro Carta, volontario dell’Oasi Casale Wwf Vicenza Padova.

“I lavori svolti da Veneto Agricoltura sono stati fatti da personale competente – aggiunge Carta – ma dobbiamo imparare a rispettare di più le regole. Nelle aree naturalistiche il passaggio dell’uomo può danneggiare l’esistenza di fauna ed ecosistemi, col rischio di perdere nidificazioni e specie di animali nell’area”.

“L’amministrazione vuole ascoltare tutti – conclude – ma bisognerebbe essere più pratici e capire le criticità. A volte c’è un eccesso di democrazia”.