Fa specie pensare che la parola pace possa essere considerata divisiva, eppure a Vicenza in questi giorni è così. Il nome del cosiddetto Parco della Pace è stato prima contestato dagli attivisti No Dal Molin che non volevano la seconda base americana in città e consideravano un contentino quasi farsesco opporre la parola pace alle armi militari. Ma da quando alcuni esponenti del centrodestra, uno su tutti Roberto Cattaneo, hanno proposto di cambiare nome in quanto “pace” sarebbe ideologico, il centrosinistra si è opposto chiedendo alla giunta di centrodestra di evitare che un luogo che dovrebbe essere di tutti sia oggetto di tali polemiche. Il professor Luciano Parolin, esperto di toponomastica vicentina, in passato candidato alla segreteria locale del PD, si dice invece favorevole al cambio di nome e propone di tornare alla toponomastica originaria. “Auspico che quando sarà esaminata la tematica del parco comunale si ritorni al toponimo Tommaso Dal Molin, a suo tempo cancellato dal governo (Prodi) e cambiato in Dal Din. Ora il territorio è comunale – scrive Parolin su Facebook – il ritorno al nome storico è dovuto ad un vicentino”.