Parco della pace, Raffaele Colombara: “il sindaco Rucco ci crede?”

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Dalle promesse ai fatti – esordisce nella sua nota Raffaele Colombara, Consigliere Comunale
Lista ?Quartieri al Centro?
– L?ennesima retromarcia, l?ennesimo scaricabarile. Il Sindaco Rucco, in un?intervista rilasciata al Giornale di Vicenza del 09/10/2018, risponde alle mie considerazioni sfidandomi ad indicare la via per la gestione del Parco della PaceLa risposta, semplice, sta in quello che Rucco non  vuol vedere, forse perché ereditato dalla precedente amministrazione: un progetto  già finanziato con più di dieci milioni di euro, una manutenzione gratuita per i primi anni. 
Soprattutto, un patrimonio di relazioni costruite negli anni, Insomma, un progetto avviato e tutto il tempo per continuare a ragionare insieme alla città per trovare proposte e soluzioni, lungo un percorso avviato. Una  riflessione su  quale impatto sui costi avranno le modifiche di natura sportiva e di protezione civile. Non è che ci fumiamo tutto il ribasso d’asta, che forse non basterà?

Di ?consiglieri? che dicono al Sindaco cosa fare mi sembra già ce ne siano a sufficienza, ma con queste parole Rucco sembra proprio essere in difficoltà chiedendo aiuto anche su ciò che rappresenta invece una grande opportunità per Vicenza e per i vicentini: allora cercherò di dare, nel ruolo di consigliere comunale, per il bene della mia Città, qualche consiglio al Sindaco.

Per quanto riguarda la manutenzione, grande preoccupazione di Rucco, lo rassicurerei in quanto i tempi saranno sostanzialmente lunghi, con la previsione di tre anni di lavori e con i primi due anni di esercizio con manutenzione gratuita: tutto il tempo, per un?amministrazione mediamente operativa, fondi e risorse per una governance efficace.

Questo vale anche per le aree di sport. L?amministrazione avrà la possibilità di coinvolgere associazioni e società sportive: spazi in cambio di cura del parco, ma non solo: coinvolgimento delle scuole con progetti ludico-motori, attività sportive per gli anziani e molto altro.

Ci sarà un?area dedicata agli eventi, che dovrà essere sfruttata al meglio per rendere attrattivo il Parco con concerti e tanto divertimento. Potrà essere uno spazio dedicato alle band e molti gruppi musicali della città, affinché questi possano trovare uno spazio per esibirsi, oggi sempre molto difficile.

Spazi dedicati alle attività culturali, come il Museo dell?Aria, un pezzo di storia dell?aviazione italiana che dovrà essere così valorizzato, oggi già presente nell?area.

Tutto questo per indicare al Sindaco che di opportunità ne avrà davanti moltissime. Il suo compito sarà quello di convocare molti Tavoli di Partecipazione per organizzare e gestire al meglio gli spazi del Parco coinvolgendo i cittadini.

Il punto vero è se il Sindaco ci crede: ci vogliono coraggio e idee, non recriminazioni e paure; il parco vive se ci portiamo i cittadini. Le risorse e gli strumenti ci sono: se non ci si crede sarà un fallimento tutto da imputare a questa amministrazione.

E invece anche su questo tema delicato per il futuro della città  tocca registrare l?ultima di una serie di continue retromarce  del Sindaco: dalle promesse ed i proclami della campagna elettorale ai fatti dopo l?elezione. Proprio un vero ?politico?, cui piace farsi chiamare civico, ma che alle spalle ha molte tessere, e chissà per il futuro quante ne vedremo, che è capace di dire tutto e fare il contrario di tutto. E quando qualcuno fa notare le sue contraddizioni, si rifugia sempre nelle colpe altrui.

Il Sindaco le mani non le ha affatto legate: in questo momento ha solo la testa troppo abbassata sul quotidiano, ma questo non pagherà: il compito di un bravo amministratore è quello di avere un duplice sguardo, sul quotidiano, ma anche sul futuro della città.

Il consiglio e la speranza è che il Sindaco, anziché cambiare il nome al parco e continuare nel nauseante ritornello delle colpe altrui, inizi per davvero a cambiare approccio e prospettiva: la città ha bisogno di concretezza, serietà, impegno e tanto lavoro per il futuro.