Il parco di Bertesina di Vicenza, di fronte alla chiesa parrocchiale, è stato ufficialmente intitolato a Maria Teresa Fortuna Canivet, vicentina, archeologa illuminata e tra le fondatrici dell’International Soroptimist Club.
Alla cerimonia si sono registrati gli interventi di Isabella Sala, vicesindaca, Giovanni Selmo, assessore all’Istruzione e all’edilizia scolastica, Antonietta Bacchetta, presidente Soroptimist Club Vicenza, Giovanna Guercio, presidente nazionale Soroptimist International, Giorgio Sala, ex sindaco di Vicenza e amico di Fortuna Canivet, Giuliano Bellieni, segretario generale dell’Accademia Olimpica, e Giampaolo Fortuna, fratello di Maria Teresa Fortuna Canivet.
Presenti al parco di Bertesina anche due classi, da 34 alunni ciascuna, della scuola primaria Gonzati dell’istituto comprensivo 2.
Alla vicesindaca Isabella Sala è spettato il compito di scoprire la segnaletica con la nuova intitolazione, mentre alla presidente nazionale Soroptimist Giovanna Guercio la targa dedicata alla vicentina.
Il parco è suddiviso in più aree: l’arena verde con tre file di gradoni con sedute in legno, l’area giochi dove è inserito un bike park e il viale alberato nord-sud; i posti auto sul lato sud e lungo via San Cristoforo, l’area “quieta” con il giardino delle essenze. L’area verde è statadi recente realizzato insieme alla piazza di Bertesina, già intitolata nel 2021 a monsignor Giulio Cattin, grazie al protocollo d’intesa siglato tra Comune di Vicenza, Viacqua Spa e Sar Servizi a Rete srl nel 2019.
Chi era Maria Teresa Fortuna Canivet
Maria Teresa Fortuna Canivet, archeologa, è nata a Vicenza il 18 agosto 1927 e morta a Parigi il 28 aprile 1982. È sepolta nel cimitero maggiore di Vicenza. Dopo la maturità classica al Liceo Pigafetta, si è laureata in Lettere all’Università di Padova dove ha avuto incarichi didattici. Con il marito professor Pierre Canivet, archeologo, ha effettuato scavi archeologici in Medio Oriente fra Iran, Siria, Palestina, Turchia. Anche a lei si deve l’eccezionale scoperta nel 1961 a Cesarea Marittima (oggi in Israele) dell’unica lapide esistente con la firma di Ponzio Pilato, “prova regina” della sua reale esistenza, documentata solo nei Vangeli. È stata socia corrispondente dell’Accademia Olimpica di Vicenza dal 1970; nel 1975 è tornata a Vicenza per una memorabile conferenza su: “L’immagine di Adamo-Cristo in una chiesa di Huarte (Siria) del secolo V”. Nel 1986 l’Accademia Olimpica l’ha ricordata con un volume di suoi scritti (prefazione Mariano Rumor e Giorgio Oliva). È stata tra le prime socie e fondatrici del Soroptimist Club di Vicenza, oltre che prima presidente vicentina dell’International Soroptimist Club.
Le dichiarazioni
“Il parco di Bertesina oggi si arricchisce di un elemento significativo: un nome che ha dietro di sé la vita di una donna importante – ha affermato la vicesindaca Isabella Sala -. Maria Teresa Fortuna Canivet ha vissuto nel mondo e ha portato nella sua città i suoi studi e le sue scoperte. È passata alla storia per l’importante scoperta dell’iscrizione di Ponzio Pilato a Cesarea Marittima, avvenuta nel giugno del 1961. Come scrive nel suo libro sulle grandi donne vicentine Antonio Di Lorenzo, membro anche della commissione consultiva per la toponomastica cittadina che ha indicato questa intitolazione, in tanti erano passati davanti alla lapide con la firma di Ponzio Pilato, ma nessuno aveva capito che quella rappresentava l’unica prova scientifica della sua esistenza. Ringrazio quindi tutti i presenti ed in particolare l’associazione Soroptimist, che ha voluto fortemente questo giorno, per il suo messaggio di pace e cultura di cui anche oggi si fa portavoce”.
“Mi rivolgo in particolare ai bambini presenti – ha continuato l’assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica Giovanni Selmo – per annunciare che, grazie alla generosità di Soroptimist, vi consegniamo una brochure dove potrete approfondire la storia straordinaria di questa vicentina nel testo tratto dal libro “Le grandi donne vicentine della storia” di Antonio Di Lorenzo. Vi doniamo anche un biglietto del Museo Naturalistico Archeologico per andare a vedere di persona quello che ha studiato Maria Teresa Fortuna Canivet. Il nostro museo custodisce infatti il reperto romano di terracotta Potnia theròn – Signora degli animali, che Canivet esaminò per prima”.