Il parco Fornaci accoglie al suo interno dal 2017 il Parco della memoria “dedicato agli uomini e alle donne di Vicenza deportati nei campi di concentramento (1943-1945)” come si legge nella targa collocata in prossimità della zona delimitata da un filare di 8 gelsi, disposti in modo circolare, come un “grande abbraccio della memoria”, in segno di raccoglimento. “Partire dalla giornata della memoria – spiegano i promotori dell’iniziativa -per combattere l’intolleranza di oggi”. Quest’anno a causa del Covid l’evento non è stato aperto a tutti, hanno partecipato solamente alcuni rappresentanti del Comitato della Memoria, tra cui la consigliera Alessandra Marobin (PD) nel rispetto delle norme anti – Covid.
Dall’inaugurazione, questo è il quinto anno che in occasione della settimana della memoria, con “pensieri e musica” sono ricordate le vittime della persecuzione nazifascista e la tragedia dell’olocausto. Ricordare significa abbattere le barriere, sostenere la lotta contro tutte le discriminazioni non dimenticare il valore dell’unità.
L’incontro è stato però trasmesso in diretta Facebook.