(Adnkronos) – “Finalmente, è il momento ‘caldo’ per lo sport paralimpico. E quindi un grande in bocca al lupo a tutte le atlete e gli atleti impegnati a Parigi2024 e anche ai tecnici e ai dirigenti sportivi. E tante congratulazioni al Comitato paralimpico. In questi anni si è fatto davvero un grande lavoro, grazie al quale la percezione dello sport paralimpico e dello sport in generale praticato da persone con disabilità è veramente cambiata. Sono anche io, nel mio piccolo, molto felice di rappresentare questo ‘movimento’ che può dare tanto, a chi va direttamente a fare le gare, agli atleti, a chi vive questa gratificazione immensa”. Ad affermarlo, ad Adnkronos/Labitalia, il campione (non vedente dalla nascita) Daniele Cassioli, membro della Giunta nazionale del Comitato Italiano Paralimpico e presidente onorario della fondazione Piramis onlus. “Ma può dare tanto – sottolinea – anche agli altri: quante volte gli atleti paralimpici sono di ispirazione per altri giovani con disabilità, che magari vivono ancora il dolore, la fatica, e perdono di vista le potenzialità che anche un corpo, diciamo così, un po’ ‘difettoso’ può regalare. Poi sono di ispirazione per tutti. Sento spesso dirmi: ‘ci lamentiamo per piccole cose, invece guarda voi cosa siete in grado di fare’. E in più deve essere anche un monito perché tutti noi possiamo lavorare per far sì che le storie delle persone con disabilità che vanno alle Paralimpiadi diventino rappresentative”. “Ancora oggi nel nostro paese, nel 2024, tante persone con disabilità – avverte – non lavorano, fanno fatica a trovare un contesto di amicizia, un tessuto sociale che aiuti a migliorare la propria qualità della vita. E quindi, a maggior ragione in questi giorni, in cui la disabilità è visibile in prima pagina sui giornali, riflettiamo su quanto ognuno di noi può fare in assoluto nel mondo professionale, nelle aziende, nella scuola, nella società civile, per aiutare questo processo di inclusione che permetta a tutti, a prescindere dalle caratteristiche di partenza, di far vedere che cosa è in grado di fare, di esprimersi, di potersi far valere e trovare un proprio spazio anche in questa società. Forza azzurri, siamo con voi, e buono sport paralimpico a tutti”. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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