“La Pasqua di Sangue in Sri Lanka ci riporta alla realtà della persecuzione dei cristiani, 245 milioni di persone vessate a causa della loro fede”, così scrive Roberto Ciambetti nella nota che pubblichiamo
La sequenza di tragici attentati nelle Chiese cattoliche di Negombo e Batticaloa e in tre hotels a Colombo ci riportano alla tragica realtà: oggi sono 245 milioni i cristiani perseguitati nel mondo a causa della loro fede. Persone vessate e sopraffatte dalla violenza con migliaia di morti ogni anno.
L’aver concepito e portato a termine una sequenza di attentati nel giorno in cui il cristianesimo afferma la propria identità è un tragico monito che non possiamo sottovalutare”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha commentato così “le notizie che giungono dallo Sri Lanka con i dati sulle vittime che crescono di ora in ora – ha detto Ciambetti – Noi dimentichiamo troppo spesso che essere cristiani e cattolici in molti Paesi spesso significa esporsi a rischi e vessazioni impensabili e non solo in troppi stati islamici ma anche in realtà come la Cina e il Vietnam e in alcune nazioni induiste: questa Pasqua di sangue ce lo ricorda in maniera dolorosa”
“Negombo è una città a maggioranza cattolica – prosegue il presidente del Consiglio regionlae del Veneto – e la sequenza di attentati suicidi che hanno colpito lo SriLanka deve farci riflettere: è un segnale che sembra far ripiombare quel Paese nella spirale del terrore che fino a pochi anni fa lo aveva segnato. La comunità internazionale deve fare il possibile per impedire una escalation violenta: ‘Se vis pacem para iustitiam’ e ciò vale per lo Sri Lanka come ovunque nel mondo si prende la religione per ammantare di dignità ciò che di dignità ha ben poco. Purtroppo la fede viene usata per giustificare l’odio e il terrore alimentando conflitti che invece hanno ben altre ragioni”.