Il sindaco di Rosà, comune nel Bassanese in Provincia di Vicenza, Elena Mezzalira, eletta un anno fa in quota Lega-Salvini è finita sull’agenzia stampa LaPress e su alcuni siti nazionali tra cui Repubblica per la sua dichiarazione ufficiale sull’autorizzazione non concessa alla Pastasciutta Antifascista, nel giorno tra l’altro dello striscione provocatorio appeso a Vicenza.
La richiesta era stata effettuata da quattro sezioni Anpi (Altopiano dei 7 Comuni, Bassano del Grappa, Marostica e Valbrenta) e anche l’Anpi Nazionale è insorta. “Non è ancora finita – è scritto in un post Facebook – A Rosà (Vicenza) la Sindaca, in palese violazione della Costituzione, non concede lo spazio per la Pastasciutta antifascista perché il nome “può essere un richiamo di disordini e di problemi di sicurezza e ordine pubblico”. A Porto Burci (sempre Vicenza) compare una scritta intimidatoria del “Mis” contro gli organizzatori della Pastasciutta: “Se manca l’olio lo portiamo noi”. Accade oggi, 25 luglio 2023. E noi non smetteremo di denunciare alle autorità competenti e di diffondere unità e cultura Antifasciste”.
“L’amministrazione comunale non può autorizzare – è l’affermazione diffusa dalla sindaca Mezzalira – e mai lo ha fatto neppure in passato, l’uso di un parco pubblico per un’iniziativa che non rispetta il regolamento di utilizzo e gestione, che prevede una destinazione socio-ricreativa. Solo venerdì scorso abbiamo ricevuto la richiesta di utilizzo da parte dei promotori. Ma la diffusione sui social di volantini col titolo di “pastasciutta antifascista” fa pensare che non si tratti solo di un appuntamento conviviale o culturale. Mi lascia perplessa la presa di posizione della consigliera regionale Chiara Luisetto, che, nelle sue dichiarazioni, ha fatto un uso propagandistico e strumentale della vicenda. Gli organizzatori sono liberi di trovare un’altra sede”.
In mattinata la consigliera vicentina del Partito Democratico Luisetto aveva dichiarato che: “È gravissimo che la Sindaca di Rosà, coprendosi dietro motivazioni a dir poco assurde, abbia negato gli spazi per tenere la ‘Pastasciutta antifascista’, manifestazione di pace che celebra la caduta del regime“.
“Una scelta – prosegue la consigliera – di censura nei confronti di chi vuole giustamente coltivare il ricordo di quel 25 luglio del 1943. Una data che, al pari del 25 aprile, segna una svolta storica, sulla strada che condusse all’Italia repubblicana. Quel generoso gesto della famiglia Cervi che offrì 380 kg di pasta al burro a tutto il paese di Campegine per festeggiare la caduta fascista, va rinnovato. E’ un emblema di una volontà: tenere alta la difesa della libertà e della democrazia. Sostenere che questa manifestazione può essere ‘richiamo di disordini e di problemi di sicurezza e ordine pubblico’, è inaccettabile”.
“Parliamo di un’associazione, l’ANPI – conclude Luisetto – che in ogni occasione sostiene e testimonia concretamente i valori della pace, tanto nelle manifestazioni quanto attraverso le prese di posizione a difesa della Costituzione che da sempre porta avanti. Soprattutto in questo tempo, segnato dalla guerra in Ucraina, una guerra in Europa, che ci ricorda l’importanza di riaffermare i valori propugnati dall’antifascismo. La decisione della Sindaca è senza giustificazioni e fuori dalla storia. Una scelta di pura strumentalizzazione politica”.
Il Comitato regionale Veneto di Rifondazione Comunista e Unione Popolare avevano fatto sapere per primi la loro posizione, con un comunicato e la mail di risposta arrivata da Mezzalira:
“In tutta Italia e nel Veneto, in numerose località e senza problemi per l’ordine pubblico, si sono svolte analoghe manifestazioni. Stupisce la presa di posizione della questura che dovrebbe avere il compito di garantire il libero svolgimento di manifestazioni che sono parte della storia fondativa della nostra Repubblica nata dalla Resistenza. Si ripetono episodi che vedono amministrazioni del Centrodestra, utilizzare argomenti pretestuosi per impedire di mantenere vivo il ricordo della lotta di liberazione dal nazifascismo. Parteciperemo perciò al flash mob indetto per oggi alle 20.30 nel parco di via Sacro Cuore a Rosà e invitiamo alla più larga partecipazione.
Bisogna impedire – conclude la nota – che passi nel nostro Paese il tentativo di riscrittura della storia in atto da parte della destra che mira apertamente a cambiare la Costituzione e a cancellare i suoi valori fondativi”.