Patente a crediti per i cantieri, a meno di un mese dall’entrata in vigore mancano decreto attuativo e accesso alla piattaforma

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Patente a crediti edilizia, CNA preoccupato

C’è preoccupazione tra le imprese edili vicentine e veronesi riguardo la nuova normativa della patente a crediti per operare nei cantieri: la scadenza del 1. ottobre – data in cui bisogna regolarizzare la propria posizione – si avvicina, ma ad oggi non è ancora stato pubblicato in via definitiva il decreto attuativo, la cui bozza è stata oggetto di un parere nelle scorse ore da parte del Consiglio di Stato, che ha rilevato mancanza di discrezionalità sulla sospensione obbligatoria e tempi troppo stretti per l’entrata in vigore.

Ma a preoccupare gli edili è soprattutto la latitanza nel lancio del portale telematico, che in base alla procedura dovrebbe consentire di caricare in autonomia la documentazione richiesta per l’ottenimento della patente, attraverso una piattaforma non ancora messa a disposizione delle aziende.

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Bruno Capobianco, presidente Edilizia CNA Veneto Ovest

Bruno Capobianco, presidente Edilizia CNA Veneto Ovest sottolinea come questo costituisca un doppio problema, in quanto non solo le imprese ancora non hanno avuto modo di familiarizzare con il portale e studiarne le procedure, ma anche, più sotto data sarà l’apertura del portale, più concreto sarà il rischio di sovraccaricare il sistema, in quanto tutte le imprese interessate si troveranno a dover operare negli stessi giorni.

Un webinar alle 18.30

Stasera l’associazione, alle 18,30 (iscrizioni sul sito) farà il punto in un webinar gratuito rivolto a tutti i professionisti della filiera coinvolti, cercando di fare luce allo stato attuale su tutti i punti previsti dalla bozza del decreto attuativo diffusa dal Ministero del Lavoro. Le novità impatteranno per oltre 11.000 imprese vicentine della filiera casa (il 15% del totale imprese in provincia, di cui il 74% artigiane) e 13.400 imprese veronesi (14,3% del totale, di cui il 69% artigiane).

«Come abbiamo già ribadito più volte – conclude Capobianco – un altro punto cruciale su cui bisogna concentrarsi riguarda il perimetro delle imprese coinvolte, che va ben oltre i tradizionali operatori edili. La normativa impone infatti l’obbligo della patente a tutti coloro che operano all’interno del cantiere, quindi anche a posatori, serramentisti, impiantisti e perfino alle aziende di pulizia impegnate nelle operazioni post-lavori. Lo stesso discorso vale per gli artigiani che oltre a produrre componenti offrono anche il servizio di installazione. Per questo, è essenziale che tutte le imprese comprendano appieno la portata di questo cambiamento».