Il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Alessandro Marchetti (Partito Democratico) ha presentato un’interrogazione al Sindaco di Vicenza Francesco Rucco o all’Assessore competente sullo studio sugli attributi e valori scenico-percettivi del sito “La città di Vicenza e le ville del Palladio”, cioè la valutazione Unesco su Vicenza, anche alla luce del nuovo piano degli interventi presentato dallo stesso Rucco, per conoscere: “1) Quando il WHC dell’UNESCO adotterà il report della Missione consultiva ICOMOS/UNESCO per la Città di Vicenza e Ville del Palladio nel Veneto (C 712bis) del 28/31 marzo 2017 e chiuderà la procedura riguardante il sito di Vicenza; 2) Se si è a conoscenza delle motivazione che hanno portato ICOMOS ad accogliere le controdeduzioni presentate dal Comune di Caldogno (VI), le quali hanno portato alla cancellazione di tutte le raccomandazioni contenute nel report della Missione consultiva ICOMOS/UNESCO riguardanti il suo territorio comunale; 3) In cosa consiste il nuovo studio promosso dall’Amministrazione comunale, in particolare se esso non si configuri in un nuovo HIA”.
“Nel 1994 la Città di Vicenza, con i suoi ventitré edifici attribuiti al Palladio, oltre
a tre ville poste al di fuori delle mura scaligere, è stata riconosciuta dall’UNESCO come Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Nel 1996 – spiega Marchetti – è stato assegnato un secondo riconoscimento per altre 21 ville palladiane diffuse all’interno della Regione Veneto.
Nel 2015 il sito è stato oggetto di un Retrospective Statements of Outstanding Universal Value, procedura obbligatoria introdotta nel 2005 e applicata a tutti i siti UNESCO dichiarati patrimoni dell’umanità prima del 2007. Tale procedura è volta ad accertare lo stato d’integrità e di autenticità del sito e le misure di protezione e gestione dello stesso. La Retrospective Statements è stata adottata dal World Heritage Council (WHC) dell’UNESCO nel 2015 e si allega all’interrogazione”.
“Nel 2016, a seguito di segnalazioni partite da alcune associazioni cittadine, l’UNESCO ha chiesto allo Stato Italiano e al Comune di Vicenza di avviare una verifica sullo stato di conservazione del sito patrimonio mondiale dell’umanità, per valutare gli impatti dei seguenti progetti: la base militare americana Del Din, il complesso residenziale nell’ex Cotonificio Cotorossi, la linea ferroviaria alta velocità e i relativi lavori infrastrutturali, compresa la modifica alla viabilità stradale e alla circolazione del traffico. A questi tre progetti, il Comune di
Vicenza, in qualità di “soggetto referente del Sito”, ha ritenuto aggiungere la valutazione degli impatti del sistema della Tangenziale nord, il progetto di riqualificazione dell’ex complesso San Biagio e le previsioni urbanistiche nei dintorni di Villa Trissino Cricoli. La verifica prevedeva due passaggi: la redazione di un HIA (Heritage Impact Assessment) e l’invito di una missione consultiva WHC – ICOMOS.
“La relazione della Missione consultiva ICOMOS/UNESCO per la Città di Vicenza e Ville del Palladio nel Veneto (C 712bis) del 28/31 marzo 2017 ha chiarito che la proprietà del Patrimonio dell’Umanità “Città di Vicenza e ville del Palladio nel Veneto” è composta principalmente di edifici, palazzi e ville. Tuttavia, nell’idea di Andrea Palladio, i dintorni nella loro vasta estensione sono altrettanto importanti dei volumi costruiti. Pertanto, conservare il suo patrimonio significa conservare l’entità indivisibile costituita da architettura e paesaggio. La
missione ha concluso che vi sono lacune nella congruenza della gestione generale e nelle iniziative per proteggere la proprietà e che sono auspicabili alcuni cambiamenti per proteggere e sostenere l’OUV della proprietà e le sue caratteristiche e pertanto, la missione ha emanato 19 raccomandazioni. Per i due progetti già realizzati, la base militare Del Din e la trasformazione del quartiere del Cotonificio Cotorossi, Borgo Berga, la missione ha potuto soltanto constatare il loro impatto negativo sull’Eccezionale Valore Universale (OUV
2 Outstanding Universal Value) ed esprimere alcune raccomandazioni finalizzate
alla mitigazione degli impatti. Per la nuova linea di connessione ferroviaria AV Milano-Venezia la missione ha concluso che in quel momento la pianificazione non impattava negativamente
sulla proprietà in modo sostanziale, né sulla città storica né sulle ville coinvolte. Il progetto per il Parco della Pace, adiacente al Del Din, è stata definita un’iniziativa definita interessante per controbilanciare gli impatti della base militare”.
“Per quanto riguarda il progetto della Tangenziale nord, la missione ha stabilito che le parti sostanzialmente non problematiche sono poste nelle zone orientali e occidentali della città, mentre gli stralci a nord danneggerebbero in modo importante il paesaggio intatto; pertanto è stata raccomandata la cancellazione del 3° e del 4° stralcio, nonché del tronco di completamento del 1° stralcio, riguardante la connessione della Tangenziale con la base militare “Del Din”. Tale scelta potrebbe subire una rivalutazione se gli impatti paesaggistici fossero azzerati attraverso una diversa sistemazione plano altimetrica della Tangenziale, fino ad oggi esclusa da ANAS per questioni economiche. La Missione consultiva ICOMOS/UNESCO ha comunque sottolineato che è necessario agire sul problema del traffico che gravita attorno alla buffer zone del sito patrimonio dell’umanità, cioè la circonvallazione interna attorno alle
mura scaligere e in Corso SS. Felice e Fortunato. L’intera procedura non ha ancora visto una conclusione, in quanto essa non è stata inserita negli oggetti delle sessioni annue del WHC del 2017, 2018 e 2019, né è ancora stato adottato il report della Missione consultiva ICOMOS/UNESCO per la Città di Vicenza e Ville del Palladio nel Veneto (C 712bis) del 28/31 marzo 2017″.