“Abbiamo deciso di venire a Roma davanti al Parlamento ieri, 22 marzo, a mezzanotte” ci racconta mentre il suo cellulare sta esaurendo la carica Patrizio Miatello presidente di Ezzelino III da Onara e animatore dell’unione delle associazioni che sono riuscite ad ottenere l’istituzione del Fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari che oggi ammonta a 100 milioni di euro in 4 anni, una miseria, ma che per legge può finanziarsi con i miliardi dei “fondi dormienti“, una ricchezza!. “Sembrava, infatti – aggiunge Miatello che nel video a Roma “immortala” il suo appello –, che girasse l’idea di fare saltare la legge e che qualcuno volesse farla rifare e sarebbe stata la fine!“.
Ma in pericolo non c’è sia perchè di certo non avrebbero iniziato a legiferare la Camere ancora alle prese con le scelta dei propri presidenti con una prima, apparente, rottura tra Salvini e Berlusconi, ma anche perchè, dice il referente della associazioni “Unite per il fondo” “sia i 5 stelle che Lega e centrodestra concordano sulla linea intrapresa col PD (del resto l’avevano appena votata) per i soci di BPVi, Veneto Banca e delle altre banche disastrate e cioè che la legge rimane con la condivisione da parte di tutti sulle nostre indicazioni: no paletti e senza limiti di accesso per I risparmiatori traditi.
Non erano presenti rappresentanti delle altre associazioni che, però, ci dice Miatello, accompagnato da un socio della Banca Popolare di Vicenza, sono al corrente così come tramite loro i risparmiatori. L”incontro con Salvini, “braccato” dal presidente dell’associazione trevigiana che si è esibito anche in un “incitamento” per il leader della Lega prima di mostrarne una caricatura mentre “bacia”, politicamente, Di Maio, non era ufficiale così come non erano ufficiali le battute scambiate in giornata col leader del M5S ma è stato “praticamente un blitz, un blitz che ha rafforzato le fondamenta del Fondo di ristoro finanziario che è attualmente l’unica possibilità di portare a casa I soldi. Tutto il resto sarà una Caporetto del risparmio. Una Caporetto per ingrassare gli avvocati“.